Dona a favore della libera informazione, sostieniciLe notizie sulla Sumud Flottilla si rincorrono e spuntano video di due attacchi contro le navi in viaggio verso la striscia di Gaza. I naviganti parlano di droni di Israele. Non mi metto a fare il fact checker sulla storia della flotilla, come non lo faccio per il GPS della Von der Leyen o altre puttanate del genere. Che lo faccio a fare? Io dovrei fare un brain checker nei confronti delle persone che leggono. Perché dobbiamo riacquistare il senso critico. E dobbiamo, quando leggiamo, cercare di capire se una notizia è plausibile.Hanno fatto l’attentato? Dicono di sì, ma poi sono andati a pulire, è tutto pulito adesso, non c’è più segno, quindi non si può indagare. Ma come non c’è più segno? Attentato, missile, drone, non solo non si è fatto male nessuno, ma neanche la barca ha un graffio. Ma che attentato è? Sul tema Alberto Contri contestualizza ricordando l’importanza dei bias cognitivi: “Il problema è derivato da questa parola un po’ difficile che si chiama Bias cognitivo. Bias vuol dire filtro, ce ne sono poi una ventina. C’è anche il bias di appartenenza. Se uno è fortemente a favore di questa flottiglia, tanto per stare all’esempio concreto, qualunque cosa si dica che porta acqua alla tesi di questi qui viene presa per vera. Uno a seconda del proprio Bias cognitivo è disposto a credere a qualsiasi cosa. Per cui su questo si basano i giornali come ‘La Repubblica’, che ha una tipologia di lettori disposta a credere a tutto, a una precisa narrazione, che Putin è il cattivo, che il virus è naturale, eccetera, eccetera”.The post Attacco alla Flotilla? Riacquistate il senso critico, non è nemmeno plausibile | Duranti e Contri appeared first on Radio Radio.