Gaza, proteste pro Palestina alla Vuelta: tensioni e cariche, gara fermata

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Si conclude a 50 chilometri dall’arrivo l’ultima tappa della Vuelta, in Spagna. Manifestanti pro Palestina hanno occupato il percorso della gara, dove sarebbero dovuti passare i corridori, buttando giù le recinzioni metalliche all’altezza della stazione di Atocha. La polizia è intervenuta e ha caricato i dimostranti, che hanno lanciato oggetti contro gli agenti. Tensioni si sono registrate anche in altri punti della città come a Callao e Puerta del Sol.I corridori della Vuelta sono stati fermati al loro ingresso a Madrid. L’organizzazione della Vuelta dà per conclusa la gara a 50 km dalla meta per gli incidenti che si sono verificati con scontri tra polizia e manifestanti pro Palestina che hanno invaso il percorso a Madrid. I dimostranti contestano la partecipazione della squadra Israel Premier Tech alla competizione.Già diverse ore prima centinaia di persone si sono radunate a Madrid, in diversi punti della capitale spagnola, dove sarebbe dovuto passare il percorso della Vuelta, per manifestare a favore della Palestina e contro la partecipazione dell’Israel Premier Tech. I manifestanti hanno urlato slogan contro Israele. “Non è una guerra è un genocidio”, “Free Palestine”, hanno scandito le persone radunate in strada con bandiere palestinesi e cartelli con la scritta ‘Paz’, ovvero pace. A Madrid era programmata la tappa finale della competizione sportiva che è stata segnata dalle proteste. Sei delle ultime dieci giornate di gara sono state abbreviate o interrotte, con più di 20 persone arrestate. Per il timore di disordini è stato dispiegato uno schieramento straordinario di forze dell’ordine con oltre mille agenti della polizia e 400 della Guardia Civil.Sindaco Madrid: “La violenza ha vinto sullo sport e Sanchez è responsabile”“La violenza ha vinto sullo sport e ritengo il primo ministro” Pedro Sanchez “responsabile”. Lo ha affermato il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, dopo che l’organizzazione della Vuelta ha annullato l’ultima tappa dando per conclusa la gara a 50 km dall’arrivo a causa degli incidenti avvenuti durante le manifestazioni pro Palestina. “Madrid è stata travolta dalla violenza. Sono riusciti a interrompere la tappa finale della Vuelta e a dipingere un quadro vergognoso del nostro Paese”, ha sostenuto il sindaco. Le parole del premier Sanchez di ‘ammirazione’ verso i manifestantiOggi Sanchez, durante un evento a Malaga, aveva espresso ammirazione per chi manifesta per la Palestina. Sanchez ha espresso “rispetto” per i corridori della Vuelta, esprimendo allo stesso tempo “ammirazione” per le proteste pro Palestina e contro la partecipazione del team Israel Premier Tech che hanno segnato la competizione sportiva. “Esprimiamo il nostro assoluto riconoscimento e rispetto per gli atleti, ma anche la nostra ammirazione per il popolo spagnolo che si mobilita per cause giuste come quella della Palestina”, ha detto il leader socialista, citato da Rtve, durante un evento del Psoe a Malaga.Questo articolo Gaza, proteste pro Palestina alla Vuelta: tensioni e cariche, gara fermata proviene da LaPresse