Viene bocciata a 12 anni per le troppe assenze, ma per il Tar va promossa: «Alle medie la regola è la promozione»

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Alle scuole medie le bocciature devono essere limitate ai casi eccezionali perché «la regola è la promozione». Così il Tar pugliese si è espresso in favore del ricorso dei genitori di una giovane studentessa salentina, che era stata rimandata in seconda media per le troppe assenze. La decisione del consiglio di classe di farle ripetere l’anno, infatti, secondo i giudici non avrebbe preso in considerazione a sufficienza la buona rendita scolastica della ragazza. La posizione della scuolaLa bocciatura all’istituto comprensivo San Giuseppe di Copertino di Lecce è arrivata dopo un anno scolastico – il 2024/25 – in cui la studentessa era stata colpita da gravi problematiche di salute. Durante gli scrutini, calcolatrice in mano, i docenti si erano resi conto che sommando assenze, entrate posticipate e uscite anticipate la ragazza superava i 90 giorni lontana dal banco. Per questo, come fosse un meccanismo automatico, avevano deciso di bocciarla. Soprattutto perché a parer loro mancava un numero sufficiente di voti per poterla valutare con cognizione di causa: «Le pochissime valutazioni presenti corrispondono a parziali e limitatissimi momenti in cui è stato possibile valutarla».La protesta dei genitoriI genitori della studentessa non si sono fermati alla decisione della scuola e hanno fatto immediatamente appello al Tribunale amministrativo regionale. Secondo loro, infatti, la scuola aveva mancato di comunicare alla famiglia il rischio di bocciatura di fronte alle ripetute assenze della studentessa. E non aveva tenuto in considerazione le ottime valutazioni che la ragazza aveva raccolto durante i giorni di presenza, dato che le insufficienze si contavano sulle dita di una mano. La sentenza dei giudiciI giudici hanno dato pienamente ragione alla famiglia della giovane, sottolineando come per legge alle scuole medie la promozione sia una regola mentre la non ammissione debba essere «debitamente e fortemente motivata». Da legge, infatti, per bocciare è necessario dimostrare che il recupero delle lacune sia possibile «solo in un più ampio periodo scolastico». Come già segnalato dai genitori, poi, «il comportamento in classe dell’alunna è sempre stato adeguato, come risulta dai giudizi in condotta alla luce di quanto rilevato». Il Tar ha quindi intimato al consiglio di classe di procedere nuovamente allo scrutinio tenendo conto di questi fattori. Nel frattempo, la studentessa ha avuto libero accesso all’ultimo anno di scuola media. L'articolo Viene bocciata a 12 anni per le troppe assenze, ma per il Tar va promossa: «Alle medie la regola è la promozione» proviene da Open.