“Avevo avuto una premonizione, ma non pensavo potesse succedere davvero”: mamma compra una maglietta su Temu a 3,96 euro, quando la riceve resta “senza parole”

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Una maglietta personalizzata, un acquisto online da poche sterline e un errore di stampa così assurdo da diventare virale. È la storia di Courtney Couper, una mamma neozelandese che è rimasta “a bocca aperta” e poi è “scoppiata a ridere” dopo aver ricevuto una t-shirt per suo figlio, ordinata sul noto sito di e-commerce Temu.Courtney aveva ordinato una maglietta da 3,96 sterline, chiedendo di stampare il nome del figlio sul davanti e di lasciare il retro bianco. Il problema è nato da un’esigenza del sistema di ordinazione: il sito richiedeva di compilare obbligatoriamente sia il campo di testo per il fronte che per il retro. Per risolvere, la donna ha scritto nel campo per il retro una nota destinata al venditore: “Caro venditore, non voglio nulla stampato sul retro. Vorrei che il retro della maglietta rimanesse bianco. Grazie”. La cosa ironica è che, mentre lo scriveva, ha avuto una sorta di premonizione. “In quel momento, ho riso tra me e me pensando: ‘immagina se stampassero questo messaggio sul retro'”, ha raccontato. “Non avrei mai pensato che lo avrebbero fatto davvero; pensavo che le mie istruzioni fossero ovvie”.Invece, il sistema di stampa, con ogni probabilità automatizzato, ha eseguito l’ordine alla lettera. Quando Courtney ha aperto il pacco, si è trovata di fronte a una maglietta con il nome del figlio sul davanti e, sul retro, la sua intera nota al venditore stampata a caratteri cubitali. “All’inizio sono rimasta un po’ delusa, ma non ho potuto fare a meno di divertirmi”, ha ammesso. Ha contattato il servizio clienti di Temu che, dopo aver visto le foto dell’errore, si è scusato e le ha immediatamente concesso un rimborso completo. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Comprendiamo che l’ordine non abbia soddisfatto le sue aspettative e apprezziamo il buon umore con cui ha affrontato la situazione. Speriamo di avere l’opportunità di servirla di nuovo in futuro”.Courtney ha deciso di conservare la maglietta “più che altro come uno scherzo”, e suo figlio potrà indossarla in casa. La sua esperienza, però, è diventata un monito per gli altri acquirenti online: “Amo Temu e ho ordinato molti articoli personalizzati in passato che sono stati fantastici”, ha precisato. “Ma probabilmente eviterei di ordinare articoli personalizzati se si vuole lasciare il fronte o il retro vuoto”. La sua teoria è che a gestire il processo non sia un essere umano. “Non credo che una persona reale legga i tuoi ordini; deve essere una macchina”.L'articolo “Avevo avuto una premonizione, ma non pensavo potesse succedere davvero”: mamma compra una maglietta su Temu a 3,96 euro, quando la riceve resta “senza parole” proviene da Il Fatto Quotidiano.