Disney+ aumenta i prezzi in Italia, la situazione sta diventando insostenibile

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Il sogno dello streaming "per tutti" è sempre più distante. Dopo Netflix e Apple TV+, anche Disney+ torna ad aumentare i prezzi in Italia: dal prossimo 25 novembre 2025 (o da subito per i nuovi abbonati), il piano Premium passerà da 13,99 a 15,99 euro al mese, con un rincaro che porta la cifra a più del doppio rispetto ai 6,99 euro richiesti al lancio nel 2020.L'annuncio è arrivato via mail agli abbonati italiani, accompagnato dalle solite promesse di "nuove storie e produzioni di altissima qualità". Ma dietro la comunicazione patinata si nasconde un trend che ormai riguarda tutto il settore: lo streaming costa sempre di più, mentre i vantaggi che ne avevano decretato il successo — flessibilità, condivisione, convenienza — stanno scomparendo uno dopo l'altro. Con un'email inviata agli abbonati italiani a fine settembre, Disney+ ha annunciato un nuovo aumento dei prezzi. A partire dal 25 novembre 2025, il piano Premium salirà da 13,99 a 15,99 euro al mese, mentre lo Standard passerà da 9,99 a 10,99 euro. Anche il piano Standard con pubblicità subisce un rincaro, da 5,99 a 6,99 euro al mese.Per i nuovi abbonati invece questi nuovi prezzi sono già in vigore.È il secondo aumento in poco più di un anno: nell'ottobre 2024 Disney+ aveva già introdotto la divisione tra piani con e senza pubblicità, segnando l'inizio di una strategia più aggressiva sui ricavi. In cinque anni, dal lancio nel 2020, l'abbonamento è aumentato di 9 euro al mese, passando dai 6,99 iniziali agli attuali 15,99 del Premium.Nella comunicazione ufficiale, l'azienda parla di "investimenti in nuove storie e produzioni di altissima qualità", citando successi come Inside Out 2, Deadpool & Wolverine e Oceania 2. Ma al di là del marketing, la sensazione è che anche Disney+ stia entrando nel circolo vizioso dei rincari, lo stesso che ha allontanato molti utenti da Netflix. Aumenti frequenti, piani frammentati e restrizioni sulla condivisione degli account stanno trasformando un servizio nato come accessibile in un abbonamento premium a tutti gli effetti. I rincari di Disney+ non sono un caso isolato, ma l'ennesimo capitolo di una tendenza ormai generalizzata. Dopo anni di crescita rapida e offerte aggressive, il mercato dello streaming sta diventando insostenibile: i prezzi aumentano, le piattaforme si moltiplicano, le restrizioni sugli account si fanno più severe. E gli utenti iniziano a perdere la pazienza.Oggi guardare film e serie online costa quanto una bolletta domestica. Tra abbonamenti multipli, piani "premium" e versioni con pubblicità, la spesa mensile può facilmente superare i 40 o 50 euro per chi vuole accedere ai principali servizi. La promessa iniziale — contenuti illimitati, senza vincoli e a costi contenuti — si è capovolta: la frammentazione dei cataloghi e la corsa ai profitti stanno divorando la convenienza dello streaming.Anche la condivisione degli account, per anni tollerata e quasi incentivata, è ormai diventata un ricordo. Netflix ha aperto la strada imponendo limiti rigidi, seguita da Disney+, che sta estendendo lo stesso modello in più Paesi. Il risultato è un mercato sempre più chiuso, in cui ogni piattaforma si difende alzando i prezzi e moltiplicando gli abbonamenti.In questo scenario, l'utente medio si trova costretto a scegliere. Abbandonare una piattaforma per passare a un'altra, attivare piani con pubblicità, oppure tornare alla logica del "mese sì, mese no". Una dinamica che, a lungo andare, potrebbe indebolire proprio quei colossi che ora cercano di massimizzare i ricavi: se tutto costa troppo, non c'è più spazio per restare abbonati a tutto.L'articolo Disney+ aumenta i prezzi in Italia, la situazione sta diventando insostenibile sembra essere il primo su Smartworld.