È in corso in Aula alla Camera la discussione sull’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano sul caso della scarcerazione del generale libico Almasri. Le accuse sono a vario titolo di favoreggiamento, peculato per Piantedosi e Mantovano mentre al ministro della Giustizia viene contestata anche l’omissione di atti d’ufficio. I due ministri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri siedono tra i banchi del governo. Al momento assente in aula la premier Giorgia Meloni. Da giorni parlamentari e ministri di maggioranza erano stati “precettati”: obbligo di presenza per evitare di mettere a rischio il salvataggio dei tre membri del governo.I ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano agirono “per un preminente interesse pubblico” nella vicenda, e per questo la Camera deve negare l’autorizzazione a procedere nei loro confronti, ha detto in aula Pietro Pittalis, relatore in Giunta per le autorizzazioni a procedere sulla vicenda e che ha invitato l’Assemblea a confermare il No della Giunta. In conclusione della sua relazione Pittalis ha anche affermato che l’autorizzazione a procedere debba essere chiesta alla Camera anche per la capo di gabinetto del ministro Nordio, Giusi Bartolozzi, in quanto “coindagata laica” nel processo.Articolo in aggiornamentoL'articolo Caso Almasri, attesa per il voto sull’autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano. La maggioranza: “Non al processo” proviene da Il Fatto Quotidiano.