Il team Israel-Premier Tech non correrà il Giro di Lombardia, ultima “classica monumento” della stagione di ciclismo in programma sabato 11 ottobre, per le ormai note questioni di sicurezza. Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre è stata raggiunta l’intesa tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco, ma la squadra non fa comunque parte delle squadre iscritte alla corsa, nonostante abbia regolarmente un invito per tutte le gare del calendario WorldTour e nonostante nei giorni scorsi sia arrivata l’ufficialità del cambio d’identità. Il team non avrà più infatti riferimenti alla bandiera israeliana. Qualche settimana fa la formazione, bersaglio di proteste pro-Pal durante la Vuelta di Spagna, era stata esclusa dal Giro dell’Emilia.La Israel Premier-Tech in precedenza ha rinunciato a tutte le gare previste in Italia, alcune di grande rilevanza. Il team ciclistico israeliano ha deciso di non partecipare a tutte le Classiche autunnali in Italia, a partire dal Giro dell’Emilia – dal quale è stata estromessa dopo che il Comune di Bologna ne aveva chiesto nei giorni precedenti l’esclusione. Non ha partecipato nemmeno alla Coppa Agostoni (5 ottobre), alla Coppa Bernocchi (6 ottobre), alla Tre Valli Varesine (7 ottobre) e al Gran Piemonte (9 ottobre). Secondo quanto riportato da Cycling news, la decisione sarebbe arrivata dopo ore di colloqui con gli organizzatori delle diverse corse.La decisione della Israel Premier-Tech di non prendere parte alle gare italiane di ottobre è arrivata soprattutto dopo i giorni di grandi proteste in tutta Italia, con più di due milioni di italiani in varie città che venerdì 3 ottobre sono scesi in piazza per protestare contro il genocidio a Gaza. Il team negli ultimi mesi inoltre è finito nel mirino delle proteste pro-Palestina soprattutto durante la Vuelta di Spagna, dove addirittura è stata anche annullata l’ultima tappa a causa dei manifestanti che hanno bloccato il circuito.La Vuelta – una delle corse ciclistiche più importanti al mondo insieme al Giro d’Italia e al Tour de France – è stata infatti teatro di numerosissime manifestazioni pro Palestina, contro il genocidio a Gaza e anche contro la presenza del team israeliano nella competizione. Il team Israel-Premier Tech non è legato direttamente allo Stato, ma è finanziato dal miliardario canadese-israeliano Sylvan Adams (che però lascerà dopo il cambio d’identità) e dall’uomo d’affari americano Ron Baron.L'articolo La Israel-Premier Tech non correrà il Giro di Lombardia: ora è ufficiale proviene da Il Fatto Quotidiano.