Annalisa ha preso davvero il volo nell’ultimo anno. E con il lei il bilancio della società musicale M.E.A. srl di cui la cantante, che di cognome fa Scarrone, ha il 38%, quota analoga a quella in mano a papà Elvio, mentre la mamma Maura Renata Ricchebuono ha il restante 24%. I ricavi infatti sono saliti a 2,779 milioni di euro in grande crescita rispetto ai 1,681 milioni di euro dell’anno precedente. Le disponibilità liquide sono salite a 1,59 milioni di euro contro i 1,12 milioni di euro dell’anno prima. Ed è schizzato ancora di più il guadagno netto: la società di Annalisa si è messa in tasca 1,612 milioni di euro, mentre l’utile netto precedente era stato di 762.863 euro. Un balzo che si spiega anche con una scommessa fiscale vinta, approfittando delle norme messe a disposizione da Giorgia Meloni e dal suo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.L’adesione al concordato preventivo biennale fatta dal papà di AnnalisaCome spiega infatti il papà di Annalisa nella nota integrativa al bilancio sotto la voce “l Fatti di rilievo verificatisi nel corso dell’esercizio», la società «ha aderito al Concordato Preventivo Biennale per il periodo d’imposta 2024. Tale adesione ha comportato un calcolo delle imposte dirette basato sul reddito concordato con l’Agenzia delle Entrate, potenzialmente differente rispetto a quello civilistico». Il concordato preventivo infatti è una sorta di patto fra contribuente e fisco attraverso cui si dichiara come possibile incasso negli anni successivi quello dell’ultimo anno. Se gli affari vanno peggio, il contribuente ci perde. Ma se vanno meglio ci guadagna non poco rispetto alle tasse che altrimenti avrebbe pagato.La cover del suo ultimo discoLe tasse risparmiate in questo modo sono state di circa 255 mila euroIl risultato pre-imposte della società musicale di Annalisa è stato infatti di 1.940.839 euro, quasi il doppio dei 1.092.592 euro dell’anno prima. Eppure, su quel guadagno raddoppiato grazie al concordato preventivo biennale Annalisa ha pagato 328.030 euro, perfino un pizzico meno dei 329.729 euro versati l’anno prima. Applicando la stessa aliquota fiscale dell’anno precedente, Annalisa avrebbe pagato senza la legge Meloni-Giorgetti circa 585 mila euro. Con l’adesione al concordato preventivo si è dunque risparmiata circa 255 mila euro. Tutto legittimo, naturalmente. Ma un ringraziamento a papà che ha compiuto questa scelta sembra dovuto dalla cantante. Anche perché ci sarà un bis il prossimo anno, essendo il concordato biennale.L'articolo La cantante Annalisa porta a casa 1,6 milioni, più del doppio dell’anno prima. Perché grazie al papà manager e a Giorgia Meloni risparmia 255 mila euro di tasse proviene da Open.