“Se ci sentiamo più contenti o più traditi dagli accordi raggiunti dopo la spedizione? Sicuramente siamo contenti nel caso in cui i bombardamenti, che stanno continuando, dovessero terminare. Dopodiché, se accettiamo un mondo in cui gli Stati Uniti e Israele possono spegnere e accendere i bottoni del diritto questo è lo scenario migliore. Voglio sperare, invece, che questo mondo lo vogliamo cambiare e ristabilire il diritto internazionale come base dell’umanità”. Così l’attivista che ha preso parte alla spedizione della Global Sumud Flotilla Tony La Piccirella, a margine dell’agorà degli equipaggi di mare e di terra che si è tenuta in piazza Vittorio a Roma.“Noi non siamo mai stati i protagonisti – continua La Piccirella – i protagonisti sono i palestinesi“. “Tutte queste bandierine provocano un dolore allo stomaco”, denuncia quindi l’attivista, facendo riferimento a tutti quelli che, dal mondo della politica, si stanno intestando una parte del merito della tregua. “Quali sono i prossimi passi? Qui oggi c’è un incontro formale tra gli equipaggi di terra e quelli di mare, per riorganizzarci e pensare alle prossime azioni“, spiega La Piccirella, che poi afferma: “Sicuramente è importante continuare con gli scioperi e i blocchi. Ricordiamo che il nostro Paese è complice di quello che è stato il genocidio e probabilmente sarà complice, date le ultime dichiarazioni della presidente, della vampirizzazione del suolo palestinese”. Per questo motivo, sottolinea, “soprattutto in Italia è necessario farci sentire”. “Cosa ho provato guardando le immagini della bandiera italiana sventolata a Gaza? Penso che quella bandiera fosse un riconoscimento della parte umana italiana, quella che ha bloccato il Paese, che non ci sta e essere corresponsabile di un genocidio”, risponde l’attivista, che poi conclude: “Spero che a un certo punto, se il governo non vuole ascoltare il proprio popolo, si ritrovi costretto a farlo”.Questo articolo Flotilla, La Piccirella: "Governo italiano sarà complice anche di vampirizzazione suolo palestinese" proviene da LaPresse