Negli ultimi anni SPID è diventato la chiave d'accesso a buona parte dei servizi digitali italiani, dal pagamento di una multa comunale alla consultazione dei propri dati INPS. Ora, grazie al rinnovo delle convenzioni tra AgID, Assocertificatori e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, il sistema pubblico d'identità digitale potrà continuare a funzionare senza interruzioni almeno fino al 2027, con la possibilità di un'estensione ulteriore.Questo passo consolida la transizione verso un'identità digitale unica, in cui SPID, Carta d'Identità Elettronica (CIE) e IT Wallet convivono e s'integrano sempre più. Ecco tutte le novità sul sistema e cosa ci attende nei prossimi anni. Il rinnovo delle convenzioni tra Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e i gestori d'identità digitale assicura la piena continuità operativa di SPID fino al 2027, con un'eventuale estensione fino a tre anni aggiuntivi. È un accordo che coinvolge anche Assocertificatori, l'associazione che riunisce i principali provider come Poste Italiane, Aruba e InfoCert, e che rappresenta la base tecnica e organizzativa dell'intero sistema. Secondo i dati aggiornati di AgID, oltre 41 milioni di cittadini possiedono oggi un'identità SPID, e solo nel 2024 sono state registrate più di 1,2 miliardi di autenticazioni. Nel primo semestre 2025 se ne contano già oltre 630 milioni, con una media di circa 52 mila nuove identità a settimana. Numeri che confermano un'adozione ormai consolidata, al punto che l'89% degli italiani online utilizza regolarmente SPID per accedere ai servizi digitali pubblici e privati.Il nuovo accordo introduce anche un tavolo permanente sulla sicurezza, con l'obiettivo di migliorare continuamente i protocolli di protezione e offrire strumenti più semplici per controllare le identità associate al proprio codice fiscale. Parallelamente, viene affrontato anche il tema della sostenibilità economica: i gestori potranno valorizzare la base utenti e contare su contributi governativi per mantenere elevati standard di affidabilità e continuità del servizio. Il rinnovo delle convenzioni segna un punto di partenza verso un ecosistema digitale più integrato. Il governo mira a razionalizzare i sistemi di identità — SPID, Carta d'Identità Elettronica (CIE) e IT Wallet — per arrivare a un modello unico e interoperabile a livello europeo. In questo scenario, SPID continuerà a svolgere un ruolo di ponte, garantendo accesso immediato a servizi pubblici e privati, ma anche sostenendo la transizione verso il nuovo portafoglio digitale nazionale. L'accordo firmato con AgID e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale prevede inoltre lo sviluppo di SPID per professionisti, imprese e persone giuridiche, ampliandone l'utilità oltre la sfera dei cittadini. È un'estensione naturale per un'infrastruttura ormai matura, che in dieci anni ha trasformato il modo in cui milioni di italiani interagiscono con la Pubblica Amministrazione e con il settore privato.Con oltre 96 milioni di identità digitali complessive (tra SPID e CIE) e un IT Wallet già attivo per più di 6 milioni di utenti, l'Italia si conferma tra i Paesi europei più avanti nell'adozione dell'identità digitale. La sfida dei prossimi anni sarà mantenere questo slancio, rendendo l'accesso ai servizi sempre più fluido, sicuro e conforme agli standard europei di interoperabilità.L'articolo Lo SPID non scompare, anzi diventa ancora più forte: tutte le novità sembra essere il primo su Smartworld.