Tunisia. Ferjani e Schillaci rilanciano la cooperazione sanitaria con l’Italia

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di Bessem Ben Dhaou –عربيTUNISI. Il ministro della Salute tunisino, Mustafa Ferjani, ha incontrato il suo omologo italiano Orazio Schillaci nell’ambito della loro partecipazione al vertice “One Health” tenutosi ieri a Teramo. L’incontro ha rappresentato una tappa fondamentale nel rilancio delle relazioni sanitarie tra Tunisia e Italia, ponendo le basi per una nuova fase di cooperazione fondata sull’innovazione e sulla partnership strategica.I colloqui tra le due delegazioni si sono concentrati sull’attuazione e sul rinnovo del memorandum d’intesa tra i rispettivi ministeri della Salute, con l’obiettivo di adeguarlo agli sviluppi scientifici e tecnologici più recenti, aprendo così la strada a nuove aree di collaborazione che superano i modelli tradizionali. Tra queste figurano la lotta alla resistenza antimicrobica, la medicina veterinaria come componente essenziale del principio di “One Health”, la sanità digitale e l’intelligenza artificiale, lo sviluppo della produzione farmaceutica, la cooperazione nei settori della neonatologia e della medicina d’urgenza, nonché la gemellanza tra ospedali e istituti di ricerca sanitaria dei due Paesi.La parte tunisina considera questa cooperazione come un’opportunità per rafforzare le capacità nazionali nei vari ambiti sanitari, soprattutto alla luce dei progetti già avviati nel campo della trasformazione digitale e della creazione dell’ospedale virtuale, che si inseriscono pienamente nella visione innovativa condivisa con l’Italia.Le relazioni tuniso-italiane conoscono da tempo una dinamica positiva in diversi settori, compreso quello sanitario. L’Italia aveva infatti sostenuto la Tunisia durante la pandemia di Covid-19, con un contributo medico e tecnico del valore di 500mila euro destinato alla fornitura di apparecchiature per l’ossigenoterapia e al supporto tecnico, secondo una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri italiano del 2022.A livello regionale Roma ha inoltre annunciato il proprio sostegno a progetti in Tunisia nell’ambito del “Piano Mattei”, volto a rafforzare la cooperazione in vari settori di sviluppo, tra cui la sanità. Parallelamente, la Tunisia ospita il Forum Mediterraneo su Migrazione e Salute, organizzato con il sostegno dell’Italia, a testimonianza del crescente coordinamento sanitario e umanitario tra i due Paesi.In dichiarazioni riportate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio Regionale per il Mediterraneo Orientale (OMS-EMRO), il ministro Ferjani ha sottolineato che le linee guida interdisciplinari e le valutazioni scientifiche integrate costituiscono un pilastro essenziale della strategia “One Health”, in piena coerenza con gli orientamenti che la parte italiana intende inserire nel nuovo memorandum. Questo aggiornamento tecnico e operativo dovrebbe facilitare un miglior coordinamento tra Tunisia e Italia nello scambio dei dati sanitari, nella sorveglianza epidemiologica e nella risposta rapida alle emergenze sanitarie.Tuttavia il percorso non è privo di sfide: le differenze di capacità logistiche e finanziarie, nonché la necessità di un coordinamento multisettoriale (tra agricoltura, ambiente e sanità pubblica), rappresentano ostacoli che richiedono pianificazione accurata e impegni concreti. La sostenibilità finanziaria delle iniziative congiunte rimane un punto cruciale, poiché i progetti più ambiziosi, come quelli relativi all’intelligenza artificiale e alla produzione farmaceutica, necessitano di investimenti significativi e di un impegno a lungo termine da entrambe le parti, con il possibile supporto di partner internazionali.Il successo di questa nuova cooperazione dipenderà dalla redazione precisa del nuovo memorandum d’Intesa, che dovrà includere indicatori misurabili di performance, meccanismi chiari di monitoraggio e l’avvio di progetti pilota in aree prioritarie per consolidare la fiducia reciproca e ottenere risultati tangibili in tempi brevi.Quanto avvenuto a Roma non è stato un semplice incontro protocollare, ma piuttosto l’avvio di un nuovo percorso di cooperazione sanitaria tra Tunisia e Italia, destinato a costituire un modello di partenariato internazionale nel Mediterraneo, se le visioni delineate saranno tradotte in azioni concrete e sostenibili.