Una scritta offensiva contro Bruno Vespa è apparsa oggi nella sede della Rai a via Teulada a Roma. Lo ha reso noto l’ad Giampaolo Rossi, che in una nota ha condannato l’accaduto. “La Rai esprime ferma condanna per la scritta offensiva e infame comparsa in un ascensore della sede di Via Teulada, a Roma, e rivolta al giornalista Bruno Vespa, storico volto del servizio pubblico. Si tratta di un episodio grave che rappresenta una forma di intimidazione e di intolleranza inaccettabile. Simili comportamenti non appartengono alla cultura del dialogo e del rispetto che devono caratterizzare ogni luogo di lavoro, tanto più una sede del Servizio Pubblico radiotelevisivo. La Rai ribadisce il proprio impegno a difesa del pluralismo, del confronto civile tra opinioni diverse e della libertà di espressione, principi fondanti della sua missione. Ogni forma di linguaggio d’odio o minaccia personale è incompatibile con questi valori”, ha detto Rossi.L’episodio arriva nel giorno in cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è attesa negli studi Rai: la premier sarà ospite proprio di Vespa a ‘Cinque Minuti’ e a ‘Porta a Porta’ alle 23.45 su Rai 1, oltre che al Tg1 delle 20.30.Le condanne di Marano e Simona AgnesIl Presidente facente funzioni Rai, Antonio Marano, definisce “inaccettabile che all’interno dell’Azienda non si rispetti un professionista come Bruno Vespa, che da decenni rappresenta un simbolo dei valori del Servizio Pubblico.La Rai si fonda sul rispetto delle persone, sulla libertà di espressione e sulla professionalità di chi ogni giorno contribuisce a garantire un’informazione equilibrata e di qualità”. “Bruno Vespa -sottolinea- incarna pienamente questi principi: la sua storia professionale, la competenza e il rigore con cui ha servito il pubblico ne sono la testimonianza più evidente. Gesti offensivi e intimidatori come quello accaduto nella sede di via Teulada non appartengono alla cultura della Rai e non possono essere tollerati. Mi auguro che si faccia piena luce sull’episodio e che si riaffermi, dentro e fuori l’Azienda, il valore del rispetto reciproco e del senso di appartenenza al Servizio Pubblico”.Anche Unirai esprime “ferma condanna” per l’episodio. “Un gesto intollerabile e vile, che nulla ha a che fare con il confronto di idee e con il rispetto che deve sempre contraddistinguere un ambiente di lavoro e una comunità professionale come quella Rai -si legge in un comunicato-. Unirai manifesta la più convinta solidarietà a Bruno Vespa, figura storica del giornalismo e della televisione italiana, e confida che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili di un atto che offende non solo la persona, ma anche l’intera azienda. La Rai è e deve restare un luogo di civiltà, libertà e rispetto reciproco, valori che il sindacato Unirai continuerà a difendere senza esitazioni”.“La scritta offensiva comparsa in un ascensore della sede Rai di via Teulada è un gesto grave e inaccettabile, che colpisce non solo un grande professionista come Bruno Vespa, ma l’intera comunità del servizio pubblico”, afferma Simona Agnes del cda Rai. “Bruno Vespa rappresenta da decenni un punto di riferimento per il giornalismo e l’informazione della Rai. Un professionista fortemente sostenuto anche da mio padre, Biagio Agnes, quando era Direttore Generale dell’Azienda, perché Vespa incarna pienamente i valori del Servizio Pubblico in cui credo fortemente. Offendere lui significa offendere la Rai, il Servizio Pubblico e la storia stessa di questa Azienda. La Rai è una casa comune che va rispettata e tutelata da tutti coloro che vi lavorano e che ne condividono la missione di informare il Paese con equilibrio e responsabilità. Mi auguro che le autorità competenti individuino al più presto i responsabili di questo gesto, e che all’interno dell’Azienda si riaffermi sempre un clima di rispetto, collaborazione e dignità professionale”.La solidarietà del mondo politico al giornalistaAltre manifestazioni di solidarietà a Vespa arrivano dal mondo politico. “Esprimo la mia solidarietà a Bruno Vespa per la scritta ingiuriosa e offensiva che gli è stata rivolta. Un gesto vile che colpisce un giornalista stimato, violando i principi di libertà e rispetto che devono guidare il dibattito pubblico”, afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.“Gravissimo e inaccettabile l’insulto rivolto al giornalista Bruno Vespa, che attraverso una scritta lasciata in un ascensore della sede Rai di via Teulada è stato apostrofato come ‘infame'”, evidenzia il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, capogruppo nella Commissione Vigilanza Rai. “Un episodio -aggiunge- intollerabile tanto più nella sede del Servizio pubblico che più di altre dovrebbe fare del confronto civile, del democratico confronto e del rispetto della dignità altrui punti di riferimento ineludibili. Mi auguro che quanto prima sia possibile accertare i responsabili. Nel frattempo, anche a nome del gruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Vigilanza Rai, esprimo piena solidarietà e vicinanza a Bruno Vespa, auspicando che quanto la solidarietà quanto la condanna siano unanimi. Peraltro, sono consapevole che questi gesti diffamatori non potranno fare ombra o intimorire quello che è un maestro del giornalismo italiano”.Questo articolo “Bruno Vespa infame”, la scritta in un ascensore Rai proviene da LaPresse