Israele ai mondiali di addestramento cani. Protestano le associazioni: “L’Idf usa gli animali contro i prigionieri palestinesi”

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Borgo San Dalmazzo è un piccolo comune del Cuneese che ha conosciuto la grande Storia: qui, dopo il 1943, i suoi abitanti poverissimi hanno nascosto centinaia di ebrei destinati a essere deportati nel locale campo di detenzione nazi-fascista, per poi essere mandati a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Lo spirito dei tempi ha trasformato questo borgo nell’epicentro di una protesta contro Israele che da giorni preoccupa le autorità. La mobilitazione è stata convocata in occasione dei mondiali di mondioring – che si terranno dall’8 al 12 ottobre -, disciplina di addestramento cani, usata spesso per gli animali poi impiegati nel soccorso, nelle attività di law enforcement o anche per fini militari.A far scattare la protesta è la presenza di una delegazione israeliana, a una manifestazione da cui è stata invece esclusa la squadra russa. “Alcuni dei partecipanti sono direttamente collegati all’esercito, uno di loro è o è stato membro dell’unità cinofila dell’Idf – denuncia Alessio Maglione, soccorritore cinofilo e portuale del Calp (Collettivo autonomo lavoratori portuali) di Genova – altri mostrano foto profilo in cui imbracciano armi automatiche o postano materiale in cui si afferma che la carestia a Gaza è un’invenzione. Noi non possiamo consentire lo svolgimento di un evento simile con quello che sta succedendo a Gaza. Tanto più che abbiamo notizie dagli attivisti della Flotilla rientrati in Italia, da servizi giornalistici e rapporti internazionali, di cani usati in modo improprio e violento contro i prigionieri, soprattutto palestinesi. È una vergogna l’adozione di un doppio standard, che esclude una squadra russa e accoglie invece quella israeliana”.Alcune fonti hanno confermato a ilfattoquotidiano.it che tre iscritti al torneo, uno dei quali molto noto nell’ambiente, si sono ritirati per protesta. Anche se gli organizzatori negano le defezioni: “Non ci risultano forfait al momento – spiega Stefano Baudizzone, istruttore cinofilo e membro del comitato organizzatore –. Anche noi abbiamo chiesto conto del diverso trattamento riservato a russi e israeliani, ma a decidere è la federazione internazionale, noi non abbiamo alcun potere in merito. Parliamo di scelte politiche che passano ben al di sopra delle nostre teste”.Secondo quanto ricostruito da ilfattoquotidiano.it, il team israeliano è in Italia da un paio di settimane. Gli addestratori sono sette, con altrettanti cani al seguito, più un numero imprecisato di persone aggregate alla spedizione. Nel periodo pre gara hanno affittato vari campi di allenamento nel Nord Italia, unendo alla missione anche un po’ di turismo. Come accaduto per le comitive organizzate di militari Idf in vacanza per “decompressione” in Sardegna e nelle Marche, vicenda raccontata dal Fatto nelle settimane scorse, anche in questo caso le autorità italiane vigilano con discrezione sulla sicurezza della comitiva. E la questura di Cuneo sta valutando un servizio d’ordine in caso di cortei che potrebbero raggiungere il paesino piemontese nei prossimi giorni.Nelle chat della rete di protesta hanno però cominciato a circolare dettagli e profili di alcuni dei membri della delegazione, con particolari che hanno ulteriormente fomentato il fronte della protesta. Del gruppo fa parte ad esempio Oz C., che su Facebook posa con un’arma automatica durante un addestramento con cadetti israeliani. Mentre in un altro scatto, che sembrerebbe più datato, indossa l’uniforme dell’esercito israeliano: “Ripubblico questo post di due anni fa. Cosa significa essere un guerriero “pungiglione” (l’unità cinofila operativa dell’Idf)? Questo grande privilegio per me, ci mostra in un altro modo la nostra vittoria sui nazisti che usavano i loro cani per scopi malvagi come uccidere bambini, donne e uomini solo per essere ebrei, oggi come Paese forte e umano usiamo i cani in vari campi per far svolgere il loro compito, salvare vite umane”. Un altro membro della delegazione, Adi H., ha una foto profilo in cui imbraccia un fucile d’assalto. E tra i suoi post ve n’è uno che nega con scherno l’esistenza di una carestia a Gaza, mettendo a confronto una donna palestinese corpulenta con un ostaggio israeliano ridotto pelle e ossa.Oz C. posa con un’arma automatica durante un addestramento con cadetti israelianiAlla protesta sono previste adesioni da vari fronti. All’adunata hanno già annunciato di voler partecipare i portuali del collettivo Calp di Genova e la rete Genova Antifascista, organizzatori del corteo con 50mila persone che qualche settimana fa hanno accompagnato la partenza della Flotilla, e sono successivamente tornati in piazza dopo che le navi sono state intercettate dalla marina israeliana. Dal Piemonte si sono già mobilitate varie realtà, da Potere al Popolo ai sindacati di base Usb: “Noi ci saremo – fa sapere il coordinatore Lorenzo Giustolisi – Hanno tentato di far passare tutto sotto silenzio ma le notizie che ci arrivano sono preoccupanti”.Un sentimento condiviso dalla sindaca di Borgo San Dalmazzo Roberta Robbione: “Quando a marzo è ci è arrivata la richiesta di disponibilità degli spazi e del patrocinio all’evento non ci sono stati comunicati i partecipanti. Abbiamo appreso di recente della presenza israeliana e abbiamo chiesto chiarimenti agli organizzatori. Perché? Sia per possibili problemi legati all’ordine pubblico, sia per sensibilità politica personale”.Robbione è una sindaca civica progressista, che guida una grosse koalition che va dal centrosinistra alla Lega, passando per Forza Italia (Fdi è all’opposizione). Nel suo ufficio campeggia una foto con Sergio Mattarella, all’inaugurazione di Memo4345, il memoriale del centro di deportazione. Degli oltre 350 ebrei deportati, ne torneranno poche decine. A centinaia sopravvivono grazie alla solidarietà delle popolazioni di queste montagne, che distano pochi chilometri dalle valli in cui è nata la Resistenza. Il museo si conclude con l’attualizzazione del concetto di genocidio, che, sottolinea la sindaca, “non può essere relegato nei libri di storia”: “Mi lasci dire che questo Comune ha una storia di ribellione contro le persecuzioni nei confronti degli ebrei. Sono molto preoccupata per la crescita dilagante dell’antisemitismo e la sottovalutazione di quanto accaduto il 7 ottobre 2023 – dice ancora Robbione –. Detto ciò, non possiamo tacere su ciò che accade a Gaza sotto i nostri occhi. Se uno studioso ebraico del tema come Omer Bartov lo definisce un genocidio, anche per me è un genocidio. Non abbiamo potere di escludere nessuno dalla manifestazione, ma come Comune esporremo una bandiera della pace allo stadio. E auspichiamo che chi manifesta decida di farlo pacificamente”.L'articolo Israele ai mondiali di addestramento cani. Protestano le associazioni: “L’Idf usa gli animali contro i prigionieri palestinesi” proviene da Il Fatto Quotidiano.