Erano mesi che dalle parti di Pechino non si sentiva parlare di Stati Uniti e di dazi. Lunghi mesi in cui, a sentire l’opinione di Donald Trump, la Cina avrebbe approfittato della disattenzione della Casa Bianca per approfittare della situazione: «Stanno succedendo cose molto strane», ha avvertito il presidente americano lamentando la presenza di una serie di «atti ostili» cinesi nei confronti dell’economia occidentale in generale. Così il tycoon ha deciso di imporre ulteriori dazi del 100% sulla Cina a partire dal primo di novembre. In un post sul suo social Truth, il presidente annuncia anche che sempre dal primo novembre imporrà controlli all’export di software essenziale. «Gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% sulla Cina, oltre a qualsiasi tariffa che stanno attualmente pagando», ha detto Trump. Poche ore prima il presidente Usa aveva annullato il bilaterale previsto con Xi Jinping all’Apec, in Corea del Sud, tra due settimane: «Non c’è motivo di incontrarlo». Le misteriose lettere cinesi inviate in tutto il mondoLa lettera, firmata come di consueto Donald J. Trump, è stata affidata al suo social Truth. Un testo insolitamente lungo in cui il tycoon ha passato in rassegna con precisione i termini della nuova tensione tra Pechino e Washington. Secondo il presidente americano la Cina avrebbe inviato «lettere a Paesi di tutto il mondo» in cui comunicava l’istituzione di ulteriori controlli sulle esportazioni «di ogni singolo elemento della produzione che ha a che fare con le terre rare e qualunque altra cosa gli possa venire in mente». Una scelta che, secondo Trump, «intaserebbe i mercati e renderebbe la vita difficile a praticamente tutti, compresa la Cina».La rabbia di Trump: «Hanno aspettato il momento giusto»Nell’accordo economico tra Usa e Cina, firmato il 27 giugno scorso, le terre rare erano state una delle carte fondamentali. In quell’occasione, infatti, Pechino aveva accordato di cedere magneti e terre rare agli Stati Uniti, oltre che abbattere fino al 10% le tariffe, in cambio di dazi “solo” al 55%. Anche per questo, dopo settimane di silenzio, la volontà di introdurre un tappo alle dogane costituirebbe «un’ostilità commerciale spuntata dal nulla». Da qui, la lettura per Trump è semplice: «Ho sempre pensato che avrebbero aspettato il momento giusto e, come al solito, ho avuto ragione». Un’accusa che viene poi sostanziata ricordando come le lettere siano state inviate lo stesso giorno dell’accordo di pace a Gaza, quasi a rovinare la festa a Washington. Il monopolio cinese: «Per ogni elemento loro, noi ne abbiamo due»La reazione, ha promesso Trump, sarà rapida e decisa: «Non possiamo permettere alla Cina di tenere in ostaggio il mondo, anche se sembra che questo sia stato il loro piano da un po’ di tempo a questa parte». Il presidente americano ha accusato Pechino di aver raggiunto «in maniera oscura e sinistra» il monopolio su alcuni elementi, come i magneti. E ora quei prodotti «vogliono negarli alle altre nazioni». Ma per gli Usa non c’è nessun problema: «Per ogni elemento che sono riusciti a monopolizzare, noi ne abbiamo due».L'articolo Alta tensione Cina-Usa, Trump: «Nuovi dazi del 100% dal primo novembre, Pechino è ostile». Annullato il bilaterale con Xi Jinping proviene da Open.