Trump e la “teoria del pazzo”, cos’è la “Madman theory” e come il presidente Usa la sta usando per ottenere ciò che vuole

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Come si vince contro chi è disposto a tutto? Se si ha di fronte un avversario che decide le sue mosse future in maniera del tutto irrazionale? Sono due delle domande alla base di quella che sembra essere l’assodata strategia geopolitica di Donald Trump. È nota come la madman theory, «teoria del pazzo», e consiste proprio nella sua interpretazione più letterale: fingersi talmente pazzi da rendere credibili minacce che, in condizioni normali, non starebbero né in cielo né in terra. E spaventare a tal punto il nemico da fargli abbandonare il tavolo prima che giochi la mano vincente.Cos’è la teoria del pazzo La definizione della Teoria non è univoca, non essendo mai stata messa nero su bianco con precisione. Generalmente, si intende come madman il potente che dà l’apparenza di essere irrazionale e instabile per rendere concrete minacce altrimenti deboli. Un atteggiamento che in realtà si può già trovare teorizzato ne Il Principe di Niccolò Machiavelli, del 1513. L’autore suggerisce infatti ai sovrani di trarre vantaggio simulando la follia per confondere e intimidire i nemici, e così scongiurare l’uso della forza. Richard Nixon e la «pazzia» per combattere i vietcongLa madman theory non è farina del sacco di Trump. Anzi ha la sua origine americana durante la Guerra Fredda: un’epoca in cui le tensioni e le minacce erano all’ordine del giorno, in cui la percezione del pericolo contava più dell’effettiva capacità di mettere in pratica ciò che si andava millantando. Fu il presidente Richard Nixon a inaugurare la «stagione della pazzia» nello Studio Ovale, soprattutto in merito alla guerra in Vietnam. Di fronte a una formazione filo-comunista più agguerrita e ostica del previsto, il presidente americano sperava di poter convincere i vietcong a deporre le armi fingendosi pazzo. O meglio capace di tutto, anche delle reazioni più violente e spropositate a livello militare. Nixon, però, non ebbe successo. I «madman» della storia e i dazi di TrumpDa lì in poi, sono numerosi i leader che hanno tentato la strada della pazzia: si potrebbero includere, secondo alcuni politologi, anche Nikita Chruscev, Saddam Hussein e Muammar Gheddafi. Parlando dello stretto presente, invece: Vladimir Putin, Kim Jong-un e Donald Trump. Recentemente, pensando al tycoon, la lunga serie di pressioni, retromarce e nuove pressioni riguardo ai dazi potrebbero facilmente rientrare all’interno della sua strategia da madman. Gonfiare il petto e i muscoli, fare la voce grossa per strappare all’avversario una concessione o una resa senza dover rischiare di perdere armi sul campo di battaglia. L'articolo Trump e la “teoria del pazzo”, cos’è la “Madman theory” e come il presidente Usa la sta usando per ottenere ciò che vuole proviene da Open.