Evelina e il padre Vittorio Sgarbi: «Non voglio che si approfittino di lui. Sabrina Colle? Non mi piace»

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Sabrina Colle «non mi piace, negarlo sarebbe scorretto. Però, se lui fosse lucido e cosciente… Io voglio solo il suo bene». Evelina Sgarbi lo dice alla fine dell’intervista che rilascia a Irene Famà per La Stampa. La figlia di Vittorio Sgarbi ha chiesto per il padre un amministratore di sostegno. Perché non lo vede lucido. L’altra figlia Alba dice invece che sta bene. Il terzo figlio non si esprime. Ma lei tiene il punto: «Di quello che pensano gli altri non mi importa nulla». Anche se vuole sgomberare il campo da un fraintendimento: «Sembra che io mi sia svegliata una mattina e abbia deciso di avanzare quest’iniziativa legale. E che voglia occuparmi del patrimonio di famiglia».Evelina, Vittorio Sgarbi e l’amministratore esternoLei invece vuole un amministratore esterno: «Ho venticinque anni, lavoro a Milano in un’agenzia di modelle. Non saprei da che parte iniziare. Non si tratta di gestire due bollette del telefono». Dice di averlo sentito per l’ultima volta a novembre 2024: «Io e lui avevamo un rapporto esclusivo. Non ho mai avuto particolare piacere, invece, a relazionarmi con le persone che gli stavano e stanno intorno». A Ferrara Vittorio Sgarbi doveva presentare una mostra, racconta Evelina: «È stato male, ma il suo entourage l’ha portato a Lugano. Gli avevo consigliato di tornare a casa a riposarsi, ma lui sa cosa mi ripeteva? Mi dicono che devo andare, devo andare là». Da quel giorno, sostiene, il padre «non ha più risposto al telefono».Natale e CapodannoNemmeno per gli auguri di Natale: «Il 24 dicembre ho provato a chiamarlo, ma senza risposta. Avrò telefonato una trentina di volte a sua sorella, all’autista, a chiunque». A Capodanno voleva andarlo a trovare, ma non ci è riuscita: «Mi ha chiamata la sua compagna. Mi ha detto che, se volevo fargli visita, potevo prendere un treno. Che papà non era in grado di fare più nulla. Poi ha messo in viva voce e lui ha sussurrato un flebile “ciao“. Ho capito che la situazione era grave». Durante il ricovero, spiega, «ero in Thailandia con mio cugino per il mio compleanno. Quando sono tornata, sono andata da lui al Gemelli. Mai avrei pensato di vederlo così». A quel punto si è affidata all’avvocato Lorenzo Iacobbi: «Non è stata una decisione semplice. Anzi. Da figlia, vedere un padre che soffre, vederlo fragile, è faticoso. Però non voglio che qualcuno si approfitti di lui».Mal consigliataSecondo il padre Evelina è mal consigliata e opportunista. «Tante volte gli capita di dire cose spiacevoli, ma lo perdono», replica lei. E ancora: «Mio padre ha molti beni, non siamo ipocriti. A me non interessa a chi vanno, ma non voglio che qualcuno si approfitti di lui e della condizione in cui è». Dice di aver visto il padre «talmente trasfigurato, che in questo momento non me la sento» di sentirlo. «È come avere davanti un’altra persona. È completamente debilitato, non mi sembrerebbe nemmeno di parlare con lui. Ma per lui combatto sino alla fine», aggiunge.I momenti di felicitàPoi racconta i momenti di felicità con il genitore: «Io, come lui, vado a dormire tardi. E mi piaceva il fatto che insieme facessimo tutto di notte. Mi accompagnava a visitare le chiese ad orari inconsueti. E sempre ad orari inconsueti telefonava a chiunque». E ancora: «Ho un aneddoto divertente. L’avevo accompagnato a registrare una puntata di una trasmissione. Lui ha sbraitato contro il suo interlocutore, ha fatto tutta una scena». E poi? «A registrazione finita, si è voltato verso di me e mi ha chiesto: Dici che si è capito abbastanza bene il mio pensiero? Lui è così, un po’ personaggio».L'articolo Evelina e il padre Vittorio Sgarbi: «Non voglio che si approfittino di lui. Sabrina Colle? Non mi piace» proviene da Open.