AGI - A mano a mano che i premi Nobel vengono svelati, già tre questa settimana, sale l'attesa per il riconoscimento più prestigioso per la diplomazia mondiale: il premio per la Pace. E quest'anno in particolare, viste le aspirazioni dell'uomo più in vista del Pianeta, quel Donald Trump che ha messo la firma sotto il piano in 20 punti per Gaza su cui Israele e Hamas stanno negoziando in Egitto.L'annuncio è fissato per le 11:00 di venerdì e come sempre arriverà dal Comitato per i Nobel, l'unico con sede a Oslo. Il presidente americano non ha fatto mistero di aspirare al prestigioso premio. Non certo per gli 11 milioni di corone svedesi, circa 950mila euro, quanto per la medaglia d'oro che consegna alla gloria eterna. Ma i tempi di certo, se non la politica, potrebbero essere contro di lui.Almeno ufficialmente, Trump ha ricevuto diverse nomination da leader e associazioni, dal premier israeliano Benjamin Netanyahu al Forum delle famiglie degli ostaggi, dal governo del Pakistan a quello della Cambogia. Ma fuori tempo massimo per questa edizione, a meno che non siano state ripescate vecchie candidature arrivate prima di gennaio. E nonostante dietro le coincidenze non ci sia sempre il fato, difficilmente le delicate trattative in corso a Sharm el Sheikh avranno un peso, visto che le decisioni per prassi vengono prese al massimo entro i primi giorni di ottobre.I precedentiNon sarebbe la prima volta di un presidente americano in carica: nel 2009 fu insignito Barack Obama, per i suoi "straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la collaborazione tra i popoli". Un precedente che fa allo stesso tempo sperare e disperare Trump. Prima di lui era toccato anche a Theodore Roosevelt (unico repubblicano) nel 1906 e Woodrow Wilson nel 1919, mentre Jimmy Carter lo ricevette nel 2002, dopo aver lasciato la Casa Bianca.Come viene assegnatoIl processo di assegnazione del premio, che si deve al genio eclettico di Alfred Nobel, è piuttosto complicato, per volontà stessa del suo creatore. Inventore (della dinamite tra l'altro), imprenditore, scienziato e uomo d'affari svedese, nonché poeta e drammaturgo, a 62 anni, sentendo approssimarsi la fine, il 27 ottobre del 1895 firmò a Parigi le sue ultime volontà: alla morte, la maggior parte della sua fortuna avrebbe dovuto essere divisa in cinque parti e utilizzata per premi a "coloro che, durante l'anno precedente, avranno conferito il massimo beneficio all'umanita'" negli ambiti di fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura e pace. Nobel si spense l'anno seguente a Sanremo e nel 1901 furono istituiti i premi in sua memoria.Da allora ogni anno a ottobre il mondo attende di sapere chi siano statigli scienziati, gli artisti e i leader il cui lavoro ha maggiormente contribuito alla crescita e al benessere del genere umano. Il Nobel per la Pace è deciso da un Comitato di cinque persone essere eletto dal Parlamento norvegese. Ogni anno, migliaia tra membri di accademie, professori universitari, scienziati, ex premi Nobel, deputati e altri ancora sono invitati a presentare i loro candidati.Nessuno può ovviamente nominare sé stesso e le identità dei nominati non possono essere rivelate prima di 50 anni, ma sono tutte conservati nell'archivio del Premio. Le candidature sono accettate online da metà ottobre e fino al 31 gennaio dell'anno successivo. A febbraio la lista viene consegnata al Comitato che esamina tutte le proposte valide e prepara una short-list per approfondimenti affidati a consulenti permanenti del Comitato e altri esperti norvegesi o internazionali chiamati, chiamati a presentare relazioni entro la fine di aprile. Da meta' febbraio e fino a settembre, il Comitato si riunisce regolarmente per discutere e restringere il campo dei candidati.Entro l'inizio di ottobre, il Comitato decide a maggioranza semplice; la scelta e' definitiva e senza possibilita' di ricorso. Questo non significa che i verdetti siano sempre accolti con unanime favore, soprattutto per quanto riguarda il Nobel per la Pace. Anzi. Spesso dietro le scelte, si sono intravvisti segnali politici.Ma questo non ha mai davvero intaccato il prestigio dei riconoscimenti, che restano ambitissimi come testimonia l'ambizione di Trump a vedere il suo nome nell'elenco dei premiati. E i suoi numerosi sfoghi sul timore che il Comitato lo snobberà: "Non lo riceverò mai, malgrado i miei successi, ma la gente lo sa e solo questo conta", ha detto piu' volte. Se non dovesse farcela, il Presidente potrà sperare nel prossimo anno. Oppure pensare a Lise Meitner, fisica austriaca, nata a Vienna nel 1878 e morta a Cambridge nel 1968. Nella sua lunga e brillante carriera di scienziata, e' stata nominata ai Nobel 49 volte. E non ha mai vinto.