Appuntamento con la danza domenica 12 ottobre alla Chiesa della Maddalena di Pesaro su iniziativa del Comune con l’AMAT. In scena Bambu. Danze contemporanee dal continente africano, progetto ideato da Roberto Castello per Aldes che propone tre assoli di danza contemporanea firmati da artisti africani: Julie Iarisoa (Madagascar), Aziz Zoundi (Burkina Faso) e Humphrey Maleka (Sudafrica). Un ponte culturale tra Africa e Italia, Bambu promuove uno scambio fondato su rispetto e reciprocità, ispirandosi al pensiero di Ngugi Wa Thiong’o. Non solo spettacoli, ma un modello sostenibile di cooperazione artistica, tre assoli molto diversi che danno conto di come i linguaggi del teatro contemporaneo occidentale si stanno innestando e arricchendo attraverso l’incontro con le diverse culture tradizionali e con i problemi sociali e politici che gli artisti africani, e non solo loro, si trovano ad affrontare nella loro quotidianità.Un voyage autour de mon nombril è la coreografia firmata da Julie Iarisoa che denuncia l’ingiusta difficoltà di viaggiare per i cittadini malgasci ma è anche il tentativo di rispondere a questa situazione. “Se per noi è difficile viaggiare da un Paese all’altro o da una città all’altra, approfittiamo dell’opportunità di viaggiare all’interno di noi stessi”. Con questo assolo, Julie Iarisoa affronta uno dei temi più urgenti: la solitudine dell’isolamento. L’isola diventa metafora della condizione umana. In un palcoscenico disseminato di barchette di carta – echi tragici delle traversate di cui si parla ogni giorno – appare un corpo immobile che, in una lenta tensione, si elettrizza, per poi esplodere in movimenti sempre più intensi. In questo flusso, danza e musica si fondono fino al parossismo, al ternando momenti di frenesia a sospensioni cariche di respiro, tra speranza e disillusione.Naka tša go rwešwa di Humphrey Maleka parte dalla parola “scoperta”, le “scoperte” fatte dagli stranieri in Africa e dalla violenza simbolica e concreta con cui, dopo tali scoperte, venivano imposti nuovi nomi a persone, luoghi e oggetti. Nomi che intendevano cancellare storie, significati, identità.In Chute Perpetuelle Aziz Zoundi rivela quel momento fragile in cui si fanno delle scelte di vita e bisogna affrontarne le conseguenze. In Burkina Faso, diventare un artista è molto difficile, soprattutto in una famiglia che osteggia apertamente questa strada. Solo una zia ha sostenuto Aziz: per lui è stata un pilastro, una fonte di forza e speranza lungo tutta la sua formazione. La morte di questa zia ha dato origine al lavoro, che diventa gesto di cura e memoria. Un tentativo di elaborare il dolore, portando sulla scena la cicatrice di quella “caduta”.Informazioni: Teatro Sperimentale 0721 387548, AMAT 071 2072439, biglietterie circuito vivaticket, Chiesa della Maddalena 334 3193717, dalle ore 20 del giorno di spettacolo. Inizio spettacolo ore 21.