“Mia madre è una santa. Sarei completamente perso senza di lei, la chiamo 4 volte al giorno”: Jacob Elordi, mammone ma anche un po’ “Frankenstein”

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Ieri sera, 6 ottobre, si è tenuta l’anteprima di “Frankenstein”, diretto da Guillermo del Toro, all’Academy Museum in Los Angeles, in California. Il film è tratto dal capolavoro di Mary Shelley, con Oscar Isaac e Jacob Elordi nei ruoli rispettivamente di creatore e creatura, in un cast che comprende Christoph Waltz, Mia Goth, Felix Kammerer, Charles Dance, David Bradley, Lars Mikkelsen e Christian Convery. “Frankenstein”, già presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia, sarà disponibile in cinema selezionati dal 22 ottobre e su Netflix dal 7 novembre.Jacob Elordi, che è impegnato anche nella nuova versione di “Cime Tempestose” con Margot Robbie, ha rivelato al The Wall Street Journal di chiamare la mamma “circa 3,4 volte al giorno. È davvero la mia migliore amica al mondo. Mia madre è una santa. Sarei completamente perso senza di lei”. L’attore, infatti, deve molto alla madre Melissa, è stata lei a puntare per prima sul talento e la recitazione del figlio. Dopo l’incidente avuto a 12 anni sul campo di rugby, Melissa ha cercato di risollevare l’umore a Jacob, cercando di fargli capire che sicuramente ci sarebbe stata un’altra strada da praticare nella sua vita. Anche in ambito artistico. Il resto è “storia”. Oggi a 28 anni Elordi è considerato il “golden boy” di Hollywood.“Frankenstein” unisce un racconto in piena fedeltà a Mary Shelley con una serie di elementi nuovi come il ruolo nella storia di Henrich Harlander (Waltz), mercante d’armi ‘finanziatore’ di Victor e zio della brillante e sensibile Elizabeth (Goth), la fidanzata del fratello minore dello scienziato, William, della quale Victor si innamora.L’umanità, elemento fondante della storia, emerge anche dall’immagine della creatura (Jacob Elordi, arrivato alla parte dopo che Andrew Garfield si era ritirato dal film): “L’ho sempre immaginata con la purezza di un neonato e volevo nell’aspetto trasmettesse anche bellezza, per questo non volevo assolutamente mostrasse dei punti di sutura” ha spiegato il regista del Toro. Per Elordi, le 10 ore di trucco necessarie per girare le sue scene “sono state preziose, imprescindibili. In questo personaggio ho messo tantissimo di me, e delle mie esperienze, della mia famiglia, la mia parte più pura. E quelle 10 ore mi aiutavano a fare quel passaggio”.Ieri sera sul red carpet Elordi ha detto: “Voglio dire, ho avuto circa tre o quattro settimane per prepararmi a interpretare la creatura, quindi non ho avuto molto tempo per pensare, ho dovuto semplicemente agire. Dovevo assicurarmi di essere una tela bianca e di essere aperto al processo di creazione. Voglio dire, sono appena entrato in un mondo occupato da artisti così talentuosi e specifici, quindi tutto quello che dovevo fare era assicurarmi di essere aperto al processo di identificazione”.E infine: “Non era proprio il mio mondo in cui entrare, era quello di Guillermo del Tor e capisco il suo linguaggio cinematografico, lo capisco fin da quando ero piccolo. Ho detto che lui ha costruito, i miei sogni, davvero da quando avevo probabilmente 10 o 11 anni. Quindi ero davvero grato di entrare in quel mondo. Perché è quello di Guillermo del Toro, sono euforico”.L'articolo “Mia madre è una santa. Sarei completamente perso senza di lei, la chiamo 4 volte al giorno”: Jacob Elordi, mammone ma anche un po’ “Frankenstein” proviene da Il Fatto Quotidiano.