“Sono uno chef di cibo per cani e io stesso assaggio tutto, niente viene inscatolato senza che io abbia provato com’è. Amare un animale vuol dire anche non nutrirlo con cibo mediocre”: parla Mirko Chiera

Wait 5 sec.

Ha sei cani, dice che il loro numero aumenterà e proprio osservando che avevano tutti qualche problema “che doveva essere per motivi legati all’alimentazione” si è messo a “studiare nutrizione canina e ho iniziato a proporre consulenze. Poi mi sono messo in proprio tenendo a mente un concetto: se adottare un cane significa essere disposti ad amarlo e a proteggerlo, non vedo allora perché volerlo nutrire di cibo mediocre“.Lui si chiama Mirko Chiera, ha 38 anni e vive a Vigevano. È uno chef che, dalla cucina per gli esseri umani è passato a quella per i cani, e la sua filosofia è dare agli animali pappe “composte soltanto da ingredienti sani. Nessun conservante, nessun additivo, niente di niente. Tanto che anche un essere umano può mangiarle. Certo, non ha senso farlo proprio perché senza il sale (per i cani nocivo, ndr), il sapore non esiste. Ma se una persona provasse, non gli accadrebbe assolutamente nulla. Io stesso assaggio tutto, prima di confezionare il cibo: niente viene inscatolato e venduto senza che io prima abbia provato com’è”.I suoi prodotti costano di più di quelli della grande distribuzione, i vasetti dai 28 ai 36 euro al chilo, i croccantini da 55 a 70 euro al chilo. Cifre alte, ma come è ben noto i proprietari dei cani sono disposti a spendere tanto per i loro fidi amici anche perché mangiare bene – dice Chiera al Corriere della Sera – aiuta a stare bene: “Tanti cani che avevano problemi intestinali, dermatologici, di inappetenza o eccessiva lacrimazione, li hanno risolti in poco tempo”.L'articolo “Sono uno chef di cibo per cani e io stesso assaggio tutto, niente viene inscatolato senza che io abbia provato com’è. Amare un animale vuol dire anche non nutrirlo con cibo mediocre”: parla Mirko Chiera proviene da Il Fatto Quotidiano.