La Sicilia, terra di mare e storia, vanta un patrimonio di fari che non solo garantiscono la sicurezza della navigazione, ma rappresentano anche simboli di cultura e bellezza paesaggistica.Tra i 147 fari che illuminano le coste italiane, di cui circa quaranta sono sull’isola siciliana, uno spicca per il suo fascino architettonico e la posizione strategica: il faro di Capo d’Orlando, considerato il vero emblema della città messinese.Il faro di Capo d’Orlando: un simbolo tra storia e paesaggioIl faro di Capo d’Orlando si erge maestoso su uno sperone roccioso a 27 metri sul livello del mare, offrendo una vista mozzafiato sul Mar Tirreno e sulle isole Eolie. Questa torre a pianta quadrata, dipinta di rosso con eleganti decorazioni in cemento bianco dal gusto neogotico, è una testimonianza dell’ingegneria civile italiana dei primi del Novecento. Progettato dai tecnici del Genio Civile e acceso per la prima volta nel 1904, il faro è stato elettrificato nel 1936 e da allora funziona in modo automatico e telemonitorato, garantendo sicurezza alle imbarcazioni che solcano le acque tra Capo Calavà e Cefalù.Con i suoi dieci metri di altezza, il faro si distingue non tanto per la sua imponenza, ma per la sua posizione strategica e il valore simbolico che ha acquisito nel tempo. È infatti considerato dagli abitanti di Capo d’Orlando un orgoglio cittadino, paragonabile per importanza al vicino santuario di Maria Santissima, un altro punto di riferimento storico e spirituale risalente al XVII secolo.L’attrattiva principale del faro non è solo la sua architettura, ma la magia che si sprigiona al calar del sole. La posizione panoramica permette di ammirare un paesaggio marino incantevole, dove i riflessi dorati del tramonto si specchiano sulle acque del Tirreno, tingendo di colori unici le isole Eolie all’orizzonte. Anche se l’accesso interno alla lanterna è spesso limitato, raggiungere il promontorio è sufficiente per vivere un’esperienza indimenticabile, lasciandosi incantare dalla luce dorata che avvolge il faro e la costa circostante.Negli ultimi anni, l’interesse turistico verso i fari siciliani è cresciuto notevolmente. Queste strutture, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nella sicurezza marittima, sono diventate mete ambite per gli appassionati di fotografia, escursionisti e viaggiatori in cerca di scorci suggestivi e atmosfere poetiche. Il faro di Capo d’Orlando, in particolare, si distingue per la sua capacità di raccontare la storia di un’antica comunità di pescatori trasformata oggi in una vivace cittadina di circa 13.000 abitanti.Tutta la bellezza del faro di Capo Orlando in Sicilia – Rumors.itLa Sicilia ospita circa quaranta fari, distribuiti lungo la sua estesa costa, ognuno con caratteristiche uniche e una storia particolare. Questi fari, insieme a 713 fanali, mede e boe, costituiscono un sofisticato sistema di segnalamenti marittimi essenziale per la navigazione notturna o in condizioni di scarsa visibilità come la nebbia fitta.Il fascino dei fari risiede non solo nella loro funzione tecnica, ma anche nella loro collocazione in punti panoramici, spesso difficili da raggiungere ma capaci di regalare viste spettacolari sul mare e sulla natura circostante. Molti di questi fanali sono oggi accessibili al pubblico, almeno nelle aree esterne, e rappresentano un’occasione per combinare cultura, natura e turismo esperienziale.L’attenzione verso la valorizzazione di questi siti è cresciuta anche grazie a iniziative locali e regionali che promuovono il recupero e la fruizione turistica dei fari, rendendo possibile scoprire angoli nascosti della Sicilia attraverso itinerari tematici e visite guidate. In questo contesto, il faro di Capo d’Orlando si conferma come una delle mete più affascinanti e simboliche, un punto di riferimento imprescindibile per chi desidera vivere l’“ora d’oro” siciliana, quando il sole cala in modo spettacolare, lasciando senza fiato chi ha la fortuna di assistervi.| Da Rumors.it