La Procura di Milano chiede un incidente probatorio per accertare le dinamiche della morte di Ramy Elgaml, il 19enne che ha perso la vita in un incidente in scooter il 24 novembre 2024 dopo un inseguimento con i carabinieri per le strade del capoluogo lombardo. Scopo della richiesta è fare luce sull'”esatta dinamica del sinistro stradale”, mediante una “perizia cinematica” da svolgere nel contraddittorio con le difese. L’istanza è stata avanzata al Gip dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati per omicidio stradale l’amico 22enne della vittima, Fares Bouzidi, con lui a bordo dello scooter (un T-Max) la notte del decesso, e un carabiniere del Nucleo radiomobile, Antonio Lenoci, che guidava l’Alfa Romeo Giulietta dell’Arma che al termine dell’inseguimento all’angolo fra via Ripamonti e via Quaranta – secondo quanto contestato – avrebbe urtato “con la fascia anteriore del paraurti dell’autovettura l’area posteriore destra” della moto “provocandone così la caduta e lo slittamento sul manto stradale”. Divergono le consulenze delle partiLa richiesta di incidente probatorio per ‘cristallizzare’ la prova da utilizzare in un eventuale processo sarebbe necessaria per via della “peculiarità e delicatezza della vicenda“, si legge nelle 4 pagine del provvedimento, e a causa del fatto che le relazioni dei consulenti tecnici già depositate agli atti arrivano a “conclusioni divergenti su diversi profili” e non consentono una “ricostruzione univoca dell’evento”. In particolare il consulente dei pm, ingegner Domenico Romaniello, con una lunga relazione depositata prima dell’estate aveva di fatto scagionato i carabinieri sulle modalità dell’inseguimento con conclusioni opposte a quelle presentate dai tecnici della difesa di Bouzidi con gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli. La nuova perizia cinematica dovrebbe chiarire “quale sia stata la dinamica dell’incidente stradale”, secondo il quesito proposto dagli inquirenti, e “se la condotta di guida tenuta dalle parti coinvolte” sia stata “conforme ai principi di diligenza e prudenza“, alle “norme del codice della strada”. I periti del gip dovrebbero anche precisare, nel caso fossero individuate “più condotte colpose” di entrambi gli indagati, se “le stesse si pongano quali antecedenti causali” rispetto all’incidente e la morte di Ramy.Gli altri processi per il caso RamyNell’ambito delle indagini sul caso Ramy, Bouzidi è già stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale per non essersi fermato a un posto di blocco dando origine all’inseguimento. I legali del 22enne hanno manifestato l’intenzione di fare appello. Chiuse inoltre le indagini per depistaggio e favoreggiamento nei confronti di quattro carabinieri: due di loro sono accusati di aver costretto un testimone a cancellare video dell’incidente dal telefono, due altri per aver ordinato a un altro testimone di distruggere un altro video e di aver ostacolato l’identificazione di un carabiniere coinvolto. Questo articolo Ramy Elgaml, procura Milano chiede incidente probatorio: “Accertare dinamica del sinistro” proviene da LaPresse