Alex Danzig, 75 anni, è una delle vittime di Hamas, rapito il 7 ottobre 2023 e morto a Khan Younis, nella Striscia di Gaza nel 2024. Faceva parte delle 250 persone sequestrate dall’organizzazione palestinese durante l’Operazione Diluvio al-Aqsa. A parlare a LaPresse, in occasione del secondo anniversario del massacro, è Yuval Danzig, figlio dell’ostaggio israeliano. “Io voglio vivere in pace, non cerco rivincite. Ho figli e voglio vivere sereno. Rendere il Medioriente un’area di pace è un sogno, ma spero che le persone da ambo le parti capiscano che la pace è il diritto principale”, ha affermato. “La guerra è iniziata con un attacco ai nostri cittadini. Quello che ha fatto Israele dopo è stato proteggersi, non volevamo questa guerra e non l’abbiamo iniziata noi. Sono i terroristi a volere un conflitto infinito”. “Nei giorni scorsi sono stato a Nir Oz. Il 7 ottobre lì ci sono state 80 vittime: donne, anziani, bambini. Ancora non posso credere che sia accaduto”. Chi era Alex DanzigAlex Danzig viveva nel kibbutz di Nir Oz ed era uno studioso e storico dell’Olocausto che aveva lavorato per 30 anni allo Yad Vashem. Era nato in Polonia e si era poi trasferito in Israele all’età di nove anni. Dopo una visita ad Auschwitz nel 1986 decise di dedicare la sua vita alla testimonianza della Shoah, guidando visite ai campi di sterminio e istruendo studenti ebrei e polacchi. Varsavia lo ha premiato con la Croce d’argento al merito sotto la presidenza di Lech Kaczynski.Alex Danzig, ostaggio israeliano morto a GazaYuval Danzig: “Gli antisemiti ignorano i fatti ma sono una minoranza”“L’antisemitismo è frutto dell’ignoranza. Sfortunatamente molte persone che si dicono contro Israele non conoscono la storia di quello che è successo, ed è anche colpa nostra, perché forse non siamo stati in grado di sensibilizzare abbastanza l’opinione pubblica europea, e ora non capiscono cosa è successo. Quelli che dicono ‘Palestina libera dal fiume al mare’ non sanno cosa vuol dire, perché ciò significa che lo Stato di Israele non ha il diritto di esistere”, ha detto ancora Yuval Danzig. “Noi non siamo contro i palestinesi o contro i musulmani. Siamo contro i terroristi, e fino a quando ci saranno terroristi ci saranno problemi”. Secondo Danzig tutte le “persone di buonsenso” nel mondo si devono “unire”, “sono convinto che loro”, gli antisemiti, “siano una minoranza, mentre noi siamo molti di più. Anche in Israele ci sono persone che dicono di odiare gli arabi, ma devono essere messe da parte”.“Spero tornino tutti a casa ma ho grande timore”Sul rientro a casa degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas “dobbiamo avere speranza”. “Credo che ciò potesse avvenire prima ma, a causa delle visioni politiche nel mondo e anche qui in Israele, non è accaduto”, ha aggiunto. “Mi auguro che questa sia la volta buona, ma abbiamo già vissuto questa situazione in passato (con le due tregue precedenti, ndr) quindi occorre essere realisti”. Danzig spiega poi che la sua paura più grande è relativa al fatto che non tutti riescano a tornare in patria. “Hamas potrebbe dire che qualcuno non è stato trovato e questo all’interno dei colloqui in corso potrebbe essere accettato dai mediatori americani come un fatto realistico, vista la necessità di far terminare la guerra. Quindi qualcuno di loro potrebbe restare ancora a Gaza”. “Per questo è importante far sentire la nostra voce”. “Sono spaventato dall’apatia delle persone”“Sono spaventato dall’apatia delle persone. Il mondo va veloce e posso capire che un cittadino europeo dopo due anni possa dimenticarsi di quello che è accaduto il 7 ottobre, inoltre c’è la guerra in Ucraina, che è molto più vicina a voi, per questo vi dico ‘svegliatevi’, perché il terrorismo è un nemico comune e quanto accaduto potrebbe succedere anche da voi” in Europa, ha detto ancora Yuval. Danzig è stato due volte in Italia per portare la propria testimonianza e ha incontrato anche membri del governo: “Posso solo dire loro grazie per il supporto e perché ci hanno ascoltato, sentiamo che l’Italia è con noi”.Questo articolo 7 ottobre 2023, il figlio dell’ostaggio ucciso Alex Danzig: “Non cerco rivincite, voglio vivere in pace” proviene da LaPresse