«Sarà l’autorità giudiziaria ad accertare se esiste una regia dietro i disordini verificatisi nei giorni scorsi in occasioni di manifestazioni a sostegno della causa palestinese». Sono le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto oggi nell’Aula della Camera dei deputati sulle proteste pro Gaza e pro Flotilla che nelle ultime settimane hanno attraversato diverse città italiane, sfociando in alcuni casi in scontri tra agenti e dimostranti. Il ministro era presente per rispondere a due interrogazioni presentate dal centrodestra: la prima da Fratelli d’Italia, incentrata su una possibile “strategia eversiva di matrice anti-occidentale e antisemita” dietro i cortei pro-pal; la seconda dalla Lega, che chiedeva al ministro quali iniziative verranno avviate per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza durante scioperi e manifestazioni.Dall’inizio dell’anno, 8.674 manifestazioni di rilievoParlando dei cortei, Piantedosi ha fatto sapere che dall’inizio dell’anno a ieri (7 ottobre ndr), si sono tenute 8.674 manifestazioni di rilievo: «in 242 casi sono state registrate criticità per l’ordine pubblico, con 330 feriti tra le forze dell’ordine». Ha ricordato poi che nel periodo in questione, «rispetto al totale delle manifestazioni, 2.304 sono state a carattere pacifista (cioè dedicate al tema della pace ndr) e in 84 casi ci sono stati problemi di ordine pubblico, con 242 feriti tra gli operatori di polizia, di cui 146 soltanto negli ultimi dieci giorni».Gli arresti durante le manifestazioniQuanto alle denunce e agli arresti dei manifestanti, il ministro ha ricordato che «nel 2024 sono state denunciate 2.069 persone e 16 sono state arrestate nell’immediatezza delle manifestazioni. Nel 2025, le persone denunciate sono state 1.460 e 20 quelle arrestate, sempre nell’immediatezza». «Questi dati – prosegue Piantedosi dopo aver ringraziato gli agenti che hanno prestato servizio durante i cortei – dimostrano chiaramente che non deve passare l’idea che si possa vandalizzare impunemente le nostre città, danneggiando la proprietà pubblica e privata e mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Del resto, è apparso evidente come i disordini dei giorni scorsi avessero ben poco a che fare con le sorti del popolo palestinese».«Valutiamo misure per migliorare sicurezza nei cortei»Possibili strette in arrivo dall’Esecutivo: Piantedosi ha fatto sapere che verrà valutata «ogni altra misura in grado di migliorare ulteriormente la cornice di sicurezza in occasione delle manifestazioni di piazza», garantendo «l’incolumità dei cittadini e la piena libertà di riunirsi e manifestare pacificamente le proprie idee».I volantini dei marxisti, Kelany: «Contenuto eversivo».La deputata di FdI Sara Kelany ha chiesto chiarimenti su alcuni volantini che sarebbero stati diffusi tra il 2 e il 6 ottobre durante le manifestazioni pro-pal dai Carc «una formazione marxista leninista che in un volantino chiamava alla lotta armata, con evidente contenuto eversivo». In risposta, il ministro Piantedosi, oltre a sottolineare che è in corso l’attività giudiziaria, ha spiegato che «le strutture specialistiche del ministero dell’Interno sono costantemente impegnate nell’analisi e nella prevenzione di iniziative che possano degenerare in comportamenti violenti, alimentando episodi di antisemitismo».Crescono a Roma e Milano le segnalazioni di atti antisemitiPiantedosi ha inoltre sottolineato che, dopo il 7 ottobre, «l’alimentazione dell’antisemitismo è uno dei problemi che registriamo con maggiore frequenza». Infatti – riferisce – secondo l’Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori del ministero dell’Interno, dal 7 ottobre 2023 ad oggi sono state registrate 733 segnalazioni di atti di antisemitismo, con un incremento significativo rispetto al periodo pre-conflitto. Tra le città più colpite, Roma con 140 segnalazioni e Milano con 86.Rafforzati i controlli Per questa ragione, «abbiamo rafforzato – ha spiegato Piantedosi – tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferita agli obiettivi sensibili riconducibili allo Stato di Israele e incrementato la collaborazione e lo scambio di informazioni con le realtà associative e le istituzioni ebraiche al fine di garantire un costante monitoraggio dei fattori di rischio e dei possibili bersagli su tutto il territorio nazionale».L'articolo Proteste pro Gaza, Piantedosi in Aula: «Disordini hanno poco a che fare con le sorti del popolo palestinese». L’Esecutivo valuta «misure per migliorare la sicurezza nei cortei» proviene da Open.