La confezione dei Pixel Buds 2a segue la linea minimalista tipica di Google. La scatola è piccolissima, in tinta col colore degli auricolari, e realizzata interamente in cartone riciclato, priva di plastica.All'interno si trovano gli auricolari, la custodia di ricarica, e quattro paia di gommini, dalle misure extra-small a large (quelli montati sugli auricolari sono i medium), per adattarsi a diversi tipi di orecchie. La custodia riprende la forma "a sassolino" già vista sulle generazioni precedenti, ma è leggermente più compatta e leggera. La finitura opaca riduce le impronte, ma occhio perché il colore bianco può facilmente macchiarsi.Il coperchio si apre con una resistenza calibrata, e la chiusura magnetica è solida, ma il "clack" alla chiusura ha un suono molto "plasticoso", e non è piacevole da sentire come quello dei Pixel Buds Pro 2 (che invece è quasi un antistress).I Pixel Buds 2a sono disponibili in due colorazioni: grigio-verde (più grigio che verde), e viola ametista, una tonalità di viola chiaro, decisamente più riconoscibile. Dal punto di vista costruttivo, gli auricolari riprendono il look dei Pixel Buds Pro 2, il che è solo un bene, visto quanto ci sono piaciuti nella nostra recensione.I Pixel Buds 2a sono i più piccoli e leggeri (4,7 grammi ciascuno) mai realizzati da Google e certificati IP54 per la resistenza a sudore e spruzzi. Anche la custodia ha una protezione IPX4, sufficiente per resistere a pioggia leggera o sudore da sport. La vestibilità è stata progettata utilizzando i dati raccolti da oltre 45 milioni di scansioni di orecchie, un campione che ha permesso di modellare una forma ergonomica in grado di adattarsi a molte tipologie di padiglione (ma come sempre, nulla sostituisce una bella prova dal vivo). Ciò è possibile anche grazie allo stabilizzatore girevole: una piccola "pinna" integrata che consente di ruotare l'auricolare in senso antiorario per una maggiore stabilità.Il risultato è un paio di auricolari estremamente discreti, stabili e adatti a un uso continuativo, anche sportivo, per quanto in quest'ultimo ambito dipende molto dall'intensità e dal tipo di esercizio. I Pixel Buds 2a sono dotati di un driver dinamico da 11 mm, sviluppato internamente, che rappresenta un'evoluzione rispetto a quello dei precedenti Pixel Buds A-Series. Il risultato è un suono più maturo, che si avvicina molto a quello dei Pixel Buds 2 Pro, quantomeno per naturalezza.Il palcoscenico sonoro è sufficientemente ampio per la categoria, con una separazione dei canali che restituisce una buona sensazione di spazialità. La risposta sui bassi è controllata, presente ma mai invadente: non ha l'impatto fisico dei Pixel Buds Pro 2, ma mantiene un equilibrio che rende l'ascolto piacevole anche a volumi sostenuti. Gli alti sono leggermente smussati, evitando fatica uditiva nel lungo periodo, mentre le medie frequenze rimangono il punto di forza, restituendo dialoghi e voci con un dettaglio convincente. Il chip Google Tensor A1 ha senz'altro un ruolo importante in questa resa. Oltre a gestire l'elaborazione audio in tempo reale, riduce la latenza e ottimizza la riproduzione in base all'ambiente. Google dichiara un'elaborazione fino a milioni di volte al secondo, ma al di là di numeri che non possiamo verificare, abbiamo notato di negativo solo qualche raro scatto in "situazioni affollate", come in ufficio con diversi dispositivi Bluetooth connessi (tastiere, mouse ecc.), in particolare con il Bluetooth Multipoint abilitato. Non è una cosa che si verifica spesso, ma chiaramente non è auspicabile in degli auricolari di questa fascia.Tra le novità più rilevanti c'è l'introduzione della cancellazione attiva del rumore, assente nei precedenti modelli A-Series (con i quali il paragone è puramente anagrafico). Il sistema Silent Seal 1.5 sfrutta i microfoni interni per adattare la riduzione dei suoni esterni alle caratteristiche dell'orecchio e del sigillo creato dai gommini. Non raggiunge la profondità dei modelli Pro, ma riesce comunque a tagliare efficacemente il rumore di fondo continuo, come il traffico urbano o il ronzio di un condizionatore, senza generare contropressione.La modalità Trasparenza è altrettanto curata e restituisce un ambiente naturale, privo di artefatti metallici, utile soprattutto durante spostamenti o passeggiate, ma con una forte enfasi sui toni alti provenienti dall'esterno, cosa che logicamente compromette l'ascolto.L'equalizzatore a cinque bande, accessibile tramite l'app Pixel Buds, permette una regolazione della risposta in frequenza sui seguenti valori:alti superiorialtimedibassibassi inferioriCiascuno di questi può essere aggiustato tra +60 e -60, quindi con un intervallo molto ampio, salvando poi il preset (ma solo uno). Ci sono comunque dei predefiniti (bassi potenti/leggeri, bilanciata, voce più intensa, chiarezza) per chi voglia fare tutto in automatico.Durante le chiamate, i Pixel Buds 2a sfruttano una combinazione di due microfoni per lato e una rete antivento che filtra i disturbi aerodinamici. A questo si aggiunge l'elaborazione assistita da intelligenza artificiale, che separa la voce dal rumore ambientale. Nei test pratici la qualità risulta stabile: la voce viene percepita chiara anche in contesti affollati, con un taglio del rumore più naturale rispetto a molte alternative nella stessa fascia di prezzo, ma con un occasionale effetto metallico, che è quasi inevitabile. Ci sarebbe piaciuto quindi avere maggiore controllo software su questa funzione, che invece non ha alcuna impostazione.Il supporto alla connessione Bluetooth 5.4 e alla trasmissione Super Wideband (sui dispositivi compatibili) contribuiscono a rendere il più possibile attuali i Pixel Buds 2a, e di questo non possiamo certo lamentarci.Non mancano poi piccole attenzioni d'uso, come l'interruzione automatica della riproduzione quando si rimuove uno dei due auricolari, ma di questo parleremo meglio nella prossima sezione. L'app Pixel Buds, disponibile per Android 6.0 e versioni successive, è il centro di controllo di tutti i parametri legati agli auricolari. Permette di aggiornare il firmware, verificare il livello di carica di ciascun auricolare e della custodia, e modificare diverse impostazioni. Oltre al controllo attivo del rumore (ANC, off, trasparenza, senza alcuna opzione particolare), abbiamo l'integrazione con Gemini, che consente di leggere notifiche, riassumere messaggi, fornire indicazioni o avviare ricerche vocali contestuali.Nel menu Audio, oltre alle opzioni già citate, abbiamo la possibilità di abilitare l'audio spaziale (anche qui senza opzioni particolari) il controllo dell'isolamento (un test per farci capire se stiamo indossando bene gli auricolari e con i gommini giusti), il bilanciamento destra sinistra e anche l'audio mono.L'app include inoltre la sezione Controlli touch, che però non sono personalizzabili, al netto della gesture "tieni premuto", che può essere assegnata all'assistente digitale o al controllo attivo del rumore, in modo indipendente per ciascun auricolare. A proposito di gesture, è assente la regolazione del volume tramite swipe, una carenza un po' fastidiosa della quale sinceramente fatichiamo a trovare una ragione tecnica.Tra le funzioni di sistema spiccano Fast Pair e cambio audio, che permettono di associare rapidamente i Buds a un nuovo dispositivo e di passare da un Android all'altro senza dover intervenire manualmente (da non confondere con il multipunto).Nota stonata per la rete Find Hub: secondo le informazioni che ci ha fornito Google, i Pixel Buds 2a ne fanno parte e quindi dovrebbe essere possibile localizzarli, ma pur avendoli associati al nostro account, nell'app non li vediamo e pertanto non è possibile conoscere la loro posizione. L'unica cosa che possiamo fare è far squillare i due auricolari, ma per forza di cose dobbiamo essere nella stessa stanza per sentirli, dato che il volume raggiunto non è nemmeno particolarmente elevato. I Pixel Buds 2a migliorano sensibilmente la durata rispetto ai precedenti modelli A-Series, soprattutto grazie all'efficienza del chip Google Tensor A1. Con la cancellazione attiva del rumore disattivata, gli auricolari raggiungono fino a 10 ore di ascolto continuato e circa 27 ore totali considerando le ricariche aggiuntive fornite dalla custodia. Con l'ANC attivo, i valori scendono a circa 7 ore di ascolto e 20 ore complessive.I test ufficiali di Google sono stati condotti con musica riprodotta in modo continuativo al 50% del volume e con la custodia utilizzata per ricaricare gli auricolari tra una sessione e l'altra. Come sempre, l'autonomia reale dipende da diversi fattori: livello del volume, uso dell'ANC, temperatura, qualità del segnale Bluetooth e frequenza delle connessioni con l'assistente vocale, ma in generale le stime ufficiali ci sono parse affidabili. La ricarica rapida permette di ottenere circa 1 ora di ascolto con soli 5 minuti di permanenza nella custodia. Non è però previsto il supporto alla ricarica wireless: la porta USB-C sul fondo della custodia rimane l'unico metodo di alimentazione.Una novità interessante riguarda la sostituibilità della batteria della custodia, introdotta per la prima volta in questa generazione. Google ha progettato il componente in modo da poter essere sostituito in caso di degrado, migliorando la riparabilità e la sostenibilità del prodotto nel lungo periodo. Peccato non poter fare altrettanto con gli auricolari.Chi utilizza uno smartphone Pixel può inoltre visualizzare il livello di carica direttamente dal widget batteria integrato in Android o dalla schermata principale dell'app Pixel Buds, che mostra lo stato di ogni auricolare e della custodia in tempo reale. I Pixel Buds 2a sono disponibili in Italia al prezzo ufficiale di 149 euro. Si collocano nella fascia media dell'offerta audio di Google, con il chiaro obiettivo di proporre una parte consistente dell'esperienza dei Pixel Buds Pro 2 a 100 euro meno.Rispetto a questi ultimi, i 2a condividono lo stesso driver dinamico da 11 mm, il chip Tensor A1, la cancellazione attiva del rumore Silent Seal 1.5, e le principali funzioni software. La qualità costruttiva è simile, ma i 2a risultano ancora più leggeri e compatti.Le differenze più evidenti riguardano la parte "premium". I Pixel Buds Pro 2 includono la ricarica wireless, un sistema ANC più evoluto, audio adattivo e una gestione più sofisticata della pressione interna, mentre i 2a si fermano a un livello di cancellazione efficace ma meno profondo. Anche l'autonomia è leggermente superiore sui Pro 2, che possono superare le 11 ore di riproduzione senza ANC, contro le 10 ore dei 2a. I Buds Pro 2 hanno anche il rilevamento delle conversazioni, che passa automaticamente dalla cancellazione del rumore alla trasparenza quando parliamo e c'è anche il tracciamento della testa, per un audio spaziale più convincente. E sempre a proposito di movimenti del capo, possiamo usarli per gestire le chiamate in arrivo o interagire con le notifiche, senza usare voce o mani.Anche i microfoni sono un po' superiori nei Pixel Buds Pro 2, soprattutto nell'isolare la nostra voce, per quanto sia una cosa che si nota solo negli ambienti più rumorosi.Dal punto di vista della resa sonora, le due coppie di auricolari condividono lo stesso carattere bilanciato, ma i Pro 2 mantengono un vantaggio nella separazione dei piani sonori e nella tenuta dei bassi a volume elevato. I Pixel Buds 2a, dal canto loro, offrono un ascolto più neutro e meno elaborato, ma restano perfettamente coerenti con la filosofia di Google in termini di chiarezza e naturalezza del suono.Il posizionamento è quindi ben definito: i 2a rappresentano la scelta più razionale per chi desidera un paio di auricolari con ANC, buona qualità audio e integrazione completa con Android, ma non ha bisogno delle funzioni avanzate o della ricarica wireless dei modelli Pro. Ovvero, sono quelli da consigliare alla maggior parte degli utenti. Il prezzo di lancio però non è aggressivo, ma per fortuna su Amazon c'è già un po' di sconto. Il sample per questa recensione è stato fornito da Google, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.L'articolo Recensione Google Pixel Buds 2a: i più leggeri di sempre, ma non nel prezzo sembra essere il primo su Smartworld.