Recensione 8BitDo Pro 3: con una ventosa stacchi i tasti!

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La confezione dell'8BitDo Pro 3 non si discosta molto da quella dei precedenti prodotti dell'azienda, ma questa volta la dotazione è molto ricca. All'interno troviamo ovviamente il controller, ma anche una dock di ricarica che integra direttamente il ricevitore USB, con tanto di estetica "a blocchetti" che richiama il mondo dei pixel.C'è persino un set di pulsanti aggiuntivi colorati, che possono sostituire quelli standard (ABXY) già montati sul controller. Per facilitarne la rimozione, è presente anche una piccola ventosa: questa permette di staccare i tasti in modo semplice e rapido, così da modificare il layout secondo le proprie preferenze. Potete quindi optare per lo schema Xbox, quello Nintendo Switch oppure per una variante più generica e colorata, senza lettere.Sempre all'interno della confezione troviamo il cavo USB, necessario per collegare la dock al PC: in questo modo, basta poggiare il controller sopra per ricaricarlo. Completano la dotazione il manuale di istruzioni e una piccola sorpresa: gli stick analogici possono essere rimossi e sostituiti con delle manopole aggiuntive in stile arcade stick. Nel nostro caso, con la versione grigia ispirata al design PlayStation, abbiamo trovato in confezione delle manopole rosse, che spiccano molto sul corpo del controller. Un'aggiunta curiosa, anche se sarebbe stato più utile proporre degli analogici di diversa altezza, piuttosto che questa variante un po' scomoda. Dimensioni: 153,6 x 100,5 x 64,5 mmPeso: 242,4gConnettività: dongle USB 2,4 GHz, Bluetooth, cablatoCompatibilità: PC, SteamOS, Switch, Switch 2, Android, SO ApplePorte: USB-CBatteria: 1.000 mAhPooling Rate: 60 (minimo in Bluetooth) - 250 Hz (massimo via dongle) A un primo sguardo, l'8BitDo Pro 3 sembra praticamente identico al suo predecessore, il Pro 2. E in effetti, dal punto di vista ergonomico, non ci sono differenze sostanziali: il controller adotta lo stesso formato in stile PlayStation, con stick analogici simmetrici, una scelta che dipende molto dal gusto personale di ciascun giocatore. Se preferite l'impostazione classica Xbox con stick sfalsati, questo non fa per voi, ma se vi trovate bene con la disposizione simmetrica, qui troverete un design solido e ben riuscito. La qualità costruttiva è ottima: il grip è convincente, i materiali restituiscono una sensazione di solidità e il controller si tiene comodamente in mano anche e soprattutto durante sessioni lunghe.Il Pro 3 è molto versatile nelle connessioni, perché può funzionare in tre modalità diverse, ovvero Bluetooth, connessione cablata via USB e wireless a 2,4 GHz tramite ricevitore dedicato, ed il tutto avviene via uno slider sul retro del gamepad. Questo lo rende adatto a una grande varietà di piattaforme, inclusi PC, Nintendo Switch, dispositivi Android, ed è anche ottimizzato per SteamOS (lo abbiamo testato su Steam Deck) e per l'ecosistema Apple. Oltre alla dock di ricarica, la novità più evidente nell'8BitDo Pro 3 è la possibilità, già citata, di cambiare i tasti frontali: sono magnetici e facilmente removibili grazie alla piccola ventosa inclusa nella confezione, come appunto anticipato. In questo modo è possibile passare dal layout Xbox a quello Nintendo Switch, oppure optare per i tasti colorati senza lettere, se preferite uno stile più pulito. Gli stick analogici sono stati poi rinnovati e ora utilizzano i nuovi TMR Joysticks, che sulla carta assicurano maggiore precisione, sensibilità e durata, consumando al tempo stesso meno energia. Onestamente, senza leggere le specifiche tecniche non ci saremmo accorti della differenza rispetto agli stick Hall Effect, ma nell'uso pratico si confermano fluidi e piacevoli da utilizzare. La cornice zigrinata e il leggero incavo sulla superficie migliorano anche il grip. Un'altra chicca riguarda i grilletti ad intensità regolabile. Tramite un selettore dedicato è possibile decidere se utilizzarli con la corsa tradizionale oppure come tasti istantanei. Non è una novità assoluta, ma è una soluzione efficace, sicuramente migliore rispetto a quella offerta, ad esempio, da PowerA Fusion Pro, che non permetteva un vero utilizzo istantaneo.A livello di comandi aggiuntivi, oltre ai due pulsanti posteriori, il Pro 3 integra anche due piccoli tasti extra accanto ai dorsali. Tutti questi possono essere rimappati direttamente dal controller, tramite il tasto dedicato alla personalizzazione presente sul fronte, senza bisogno di software esterni. Ovviamente, per chi vuole andare più a fondo, resta disponibile l'applicazione 8BitDo Ultimate Software V2 per PC che permette di creare profili avanzati e assegnare macro ai tasti. Come visto nell'unboxing, anche gli analogici sono intercambiabili: in confezione ci sono delle particolari manopole in stile arcade stick che possono sostituire gli stick standard. Una trovata simpatica, fanno la loro figura, ma nell'uso pratico non sono comodissimi. Li abbiamo provati con il picchiaduro a scorrimento Absolum (qui trovate la recensione) per ricreare l'esperienza da cabinato, ma il risultato è stato più curioso che davvero funzionale. Era preferibile un set alternativo di stick di diversa altezza, che potesse offrire appunto più personalizzazione.C'è anche un'altra nota dolente che vale la pena segnalare. Rispetto al Pro 2, qui la batteria è integrata. In passato era sostituibile e addirittura compatibile con pile AA, una scelta che dava più libertà agli utenti. Questa mancanza potrebbe far storcere il naso a chi apprezzava la soluzione modulare del modello precedente. Dal punto di vista della comodità, l'8BitDo Pro 3 è probabilmente uno dei controller simmetrici più riusciti che abbia mai provato, al livello del DualSense di PS5, quantomeno per me che ho mani di dimensioni medie. Se dovessi scegliere tra i due, farei davvero fatica: entrambi sono comodi e ben bilanciati, anche se il DualSense lo preferisco in quanto non ha i pulsanti aggiuntivi posteriori, che non sono solito utilizzare.In termini assoluti, lo SCUF Valor Pro resta quello con il miglior grip, grazie alle linee più naturali che avvolgono meglio la mano, ma qui entriamo anche nel campo dei gusti personali.Scendendo più nel dettaglio, la croce direzionale è unica e non divisa in tasti separati come su PlayStation, ed offre un buon feeling e risulta ottima per i giochi bidimensionali e i picchiaduro. L'ho provata con titoli come Storm Lancers su Switch 2 e il già citato Absolum, trovandomi molto bene. L'ho persino provato con Destiny Rising utilizzando un emulatore PC per provare qualcosa di più "moderno", e anche negli sparatutto restituisce un'ottima precisione. Molto apprezzata anche la possibilità di cambiare i tasti con la ventosa. È una soluzione che avevo già visto sul GuliKit King Kong 3 Max, ma lì il sistema a pinza era meno pratico e c'era il rischio di danneggiare i pulsanti (e la scocca) col tempo. Qui invece l'operazione è semplicissima e più sicura. C'è però un piccolo contro, perché purtroppo i tasti, in generale, risultano un po' rumorosi, specialmente se li si preme con foga, magari in un picchiaduro. Nulla di drammatico, ma avrei gradito un meccanismo leggermente più silenzioso, con un sistema di ammortizzazione.Per quanto riguarda i grilletti e i dorsali, il feeling è molto buono: hanno una forma comoda, si raggiungono facilmente con gli indici e risultano reattivi. I due pulsanti posteriori extra non si possono disattivare come nello SCUF Valor Pro, ma sono ben integrati e non danno fastidio. Più difficili da usare invece i due piccoli tasti extra accanto ai dorsali, che non sono immediatissimi da raggiungere, ma restano comunque un'aggiunta interessante.La vibrazione è convincente e personalizzabile tramite software, in quanto è possibile regolare l'intensità della vibrazione su 5 livelli indipendenti per lato, grazie a due motori separati. Rispetto al Pro 2, l'8BitDo Pro 3 compie un piccolo passo indietro: la batteria questa volta è integrata e non più sostituibile. Niente più possibilità quindi di inserire pile AA o cambiare modulo come sul modello precedente.La batteria da 1.000 mAh garantisce però circa 20 ore di gioco con una singola carica, un valore discreto, più che sufficiente per la maggior parte degli utenti. La vera comodità però è la dock di ricarica magnetica inclusa nella confezione, che è anche curata esteticamente, in linea con la colorazione scelta, e si integra benissimo con il design del controller.In più, se la batteria dovesse scaricarsi del tutto, non c'è da preoccuparsi: il Pro 3 può essere utilizzato anche via cavo, così si può continuare a giocare senza interruzioni. Per quanto riguarda il prezzo, l'8BitDo Pro 3 è disponibile in Italia a partire dal 10 ottobre al costo di 69€. Rispetto al predecessore c'è stato un aumento di circa 20€, ma è un rincaro giustificato da una dotazione più completa: la dock, i tasti intercambiabili e i nuovi analogici fanno lievitare naturalmente il costo.In ogni caso si tratta di un prezzo equilibrato, soprattutto se confrontato con altri controller di fascia alta che arrivano a costare molto di più. Non è forse sorprendente come come ad esempio 8BitDo 2C (che costa 20/30€), ma è comunque un prodotto diverso, con una filosofia precisa ed un posizionamento chiaro. Il sample per questa recensione è stato fornito da 8BitDo, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.L'articolo Recensione 8BitDo Pro 3: con una ventosa stacchi i tasti! sembra essere il primo su Smartworld.