Gratteri fa pace con l’Anm: sarà relatore di punta all’assemblea che lancia la campagna contro la separazione delle carriere

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Da sempre Nicola Gratteri è un magistrato “senza corrente”. Mai iscritto ad alcuna delle quattro esistenti, ma pronto a dire “sulla separazione delle carriere parlerò fino all’ultimo momento”. In polemica con i gruppi associativi delle toghe al punto da vedere di buon occhio il sistema del sorteggio per il Csm come possibile metodo per indebolirle. Ma l’attuale procuratore di Napoli, nello stesso ruolo a Catanzaro, per anni pm di punta a Locri, poi procuratore aggiunto a Reggio Calabria, è criticissimo contro la separazione delle carriere perché “tra pm e giudice già c’è tant’è che si può passare una sola volta da una carriera all’altra”, e le statistiche stimano solo un 0,2% di passaggi da una parte all’altra.Il 25 ottobre, all’assemblea generale dell’Associazione nazionale magistrati che si svolgerà nel Palazzaccio di piazza Cavour a Roma, ci sarà proprio lui sul palco a spiegare le ragioni del suo no netto al disegno di legge costituzionale del Guardasigilli Carlo Nordio. Invitato dal presidente dell’Anm Cesare Parodi e dal segretario Rocco Maruotti. Fresco reduce dall’ultimo attacco del centrodestra, per mano del forzista Pietro Pittalis, che ha chiesto al Guardasigilli Carlo Nordio di metterlo sotto azione disciplinare per la trasmissione Lezioni di mafie, quattro puntate in onda su La7 che raccontano agli studenti in sala chi sono e cosa fanno ‘ndrangheta, camorra, Cosa nostra. Nessuna lezione politica, ma fatti e volti, anche dei pentiti. Compresi i ragazzi in carcere a Nisida che dialogano con Gratteri e non nascondono il pessimismo per il loro futuro.Il 25 ottobre è una data spartiacque per la magistratura italiana. Qualche giorno dopo, al Senato, si chiuderà l’iter parlamentare della separazione delle carriere. Siamo arrivati alla quarta votazione, l’ultima prevista nell’iter di una legge. Il testo, in tutto otto articoli, forse la legge costituzionale più smilza che si ricordi, può vantare un secondo primato. È rimasta tale e quale nella doppia navetta Camera-Senato. Nessuna modifica, neppure una virgola. A deputati e senatori palazzo Chigi ha vietato di presentare emendamenti perché avrebbero allungato i tempi, col rischio di vedere il nuovo Csm eletto con le vecchie regole. Un percorso bulgaro, nel silenzio della maggioranza. Ora siamo alla fine. Dopo i tre mesi di rito si va al referendum, che il centrodestra vive come la prova elettorale più impegnativa prima della scadenza della legislatura. E certo Meloni non vuole andare “a sbattere” come accadde a Matteo Renzi proprio per via della riforma della Costituzione bocciata dagli elettori. L’Anm affila i coltelli. Vuole convincere gli italiani che dalla riforma non verrà affatto più giustizia, né tantomeno processi più rapidi. Per questo il 14 settembre ha costituito il Comitato per il no al referendum, aperto a tutti i cittadini, ma non a esponenti di partito o ex politici.L’assemblea di piazza Cavour è il primo appuntamento pubblico per l’Anm. Con nomi di forte richiamo. Oltre a Nicola Gratteri sul palco ci sarà l’avvocato Franco Coppi che proprio al Fatto Quotidiano ha espresso il suo no secco alla separazione delle carriere perché “non ho mai visto un giudice dar ragione a un pm per motivi di casta”. E ancora Giancarlo De Cataldo, l’ex magistrato autore di Romanzo criminale, il penalista Mitija Gialuz, la costituzionalista Giovanna De Minico. E ancora Franco La Torre, il figlio di Pio La Torre il dirigente del Pci ucciso dalla mafia. Sulle note di “Io credo” ecco presente il cantante Edoardo Bennato. E quelle parole – “Qui la lotta è più dura ma tu se le prendi di santa ragione insisti di più. Sei testardo, questo è sicuro, quindi ti puoi salvare ancora” – paiono calzare a pennello con la battaglia dei magistrati italiani contro una modifica costituzionale che mette a rischio la loro indipendenza. Perché, come ha detto più volte Gratteri, “il pm rischia solo di essere più debole e di finire sotto l’esecutivo”. A ironizzare su questa scelta politica ci sarà l’attrice Sabina Guzzanti.L'articolo Gratteri fa pace con l’Anm: sarà relatore di punta all’assemblea che lancia la campagna contro la separazione delle carriere proviene da Il Fatto Quotidiano.