Salvini: «Fermeremo questa onda rossa di odio anche con leggi più severe»

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«Sono indignato per i troppi episodi di intolleranza contro gli ebrei, contro studenti, professori, turisti che ci riportano agli anni più bui del Novecento. Fermeremo questa onda rossa di odio, anche con leggi più severe». A dirlo è il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera. «La democrazia non è mai preoccupante, che tanti giovani si interessino e manifestano è una buona notizia», aggiunge il vicepremier. «Mi preoccupa invece la violenza, che certa sinistra finge di non vedere o addirittura giustifica. Ragazzi, parlo direttamente a voi: non fatevi strumentalizzare o coinvolgere in atti violenti. Bloccare un treno o un’autostrada è un reato penale, si rischiano anni di carcere. Un conto è chiedere pace e giustizia per la Palestina, un altro conto è bloccare le stazioni o mandare all’ospedale 125 poliziotti. Attenti ai ‘cattivi maestri’, che nel secolo scorso hanno rovinato un’intera generazione».Salvini e il diritto allo sciopero«Il diritto allo sciopero non si tocca, ma vanno rivisti tempi, modi e anche eventuali sanzioni. Proprio per non inasprire lo scontro ho evitato di precettare, venerdì scorso, nonostante il garante avesse giudicato illegittimo lo sciopero selvaggio proclamato dalla Cgil», premette Salvini. «Risultato? Un’adesione bassa ma milioni di italiani lasciati a piedi, con una giornata rovinata e danni per centinaia di milioni di euro. Landini è un irresponsabile, usa i lavoratori per fare una sua personale battaglia politica contro tutto e tutti, svilendo il significato stesso dello sciopero. D’ora in poi, chi rompe paga, e chi non rispetta le regole pure».La Francia e la pasta«Bisogna stare attenti che Macron, disperato per i problemi in patria, non cerchi di alimentare conflitti lontani da Parigi per salvare il suo potere al lumicino», dice Salvini. Poi, sui dazi: «Sono in corso interlocuzioni con gli Usa per capire come proteggere al meglio il settore, sono certo che i miei colleghi che stanno seguendo il dossier faranno del loro meglio. Per difendere e promuovere prodotti e aziende italiane sono stato in estate in Cina e Giappone, sarò a breve in Egitto e ad Abu Dhabi, conto di essere presto a Washington e, a guerra finita, anche a Mosca. L’Italia ha il dovere di costruire ponti e avvicinare i popoli, come ha sempre fatto», conclude.L'articolo Salvini: «Fermeremo questa onda rossa di odio anche con leggi più severe» proviene da Open.