Durante una visita a Beirut, il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shibani ha chiesto una trasformazione delle relazioni tra il suo Paese e il Libano. Nel primo viaggio di alto profilo da quando i gruppi ribelli hanno rovesciato il governo del presidente Assad all’inizio di dicembre 2024, Shibani ha incontrato il suo omologo libanese Joe Rajji, e dovrebbe vedere il presidente Joseph Aoun e il primo ministro Nawaf Salam. Il Libano e la Siria stanno lavorando per ricostruire i rapporti tesi. Tra i dossier più delicati la situazione dei circa 2.000 cittadini siriani detenuti nelle prigioni libanesi, la sicurezza delle frontiere, la localizzazione dei cittadini libanesi scomparsi in Siria da anni e l’agevolazione del ritorno dei rifugiati siriani. L’organizzazione sciita armata libanese Hezbollah, sostenuta dall’Iran, ha preso parte alla guerra civile siriana combattendo a fianco delle forze di Assad, mentre molti libanesi nutrono ancora rancore per i 29 anni di dominio della Siria sul suo piccolo vicino, dove ha mantenuto una presenza militare per tre decenni fino al 2005. “Nutriamo il massimo rispetto per il Libano e ne riconosciamo la sovranità, astenendoci dall’interferire nei suoi affari interni”, ha detto l’esponente del governo siriano guidato dal leader jihadista al-Jolani.Questo articolo Libano, a Beirut il ministro degli Esteri siriano per ricostruire le relazioni proviene da LaPresse