Basta generali grassi e con la barba, basta ministri con le rughe. Sembra essere questo il mantra che il segretario alla Guerra americano, Pete Hegseth, ha deciso di incarnare in prima persona. Tanto da far installare nel bel mezzo del Pentagono un piccolo studio per il trucco, con tanto di luci e «sedia da regista». E cancellare le sue rughe con una serie di iniezioni di Botox. A rivelarlo è l’inglese Daily Mail, secondo cui l’ex militare e volto di Fox News sarebbe «ossessionato al suo corpo» e vorrebbe «rendere l’esercito a sua immagine e somiglianza». La «Pete and Bobby Challenge» e i nuovi standard militari«Basta con il programma DEI (Diversity, equality and inclusion), uomini in abiti femminili o delusioni di genere… preparatevi alla guerra», aveva detto il capo del Pentagono nella riunione straordinaria tenuta qualche settimana fa a Quantico, in Virginia, di fronte a tutti i più alti vertici dell’esercito americano. I requisiti fisici sono ferrei: per entrare a far parte dell’arme, oltre a tutta una serie di test, bisogna completare anche la «Pete and Bobby Challenge», che prende il nome da Hegseth e Kennedy Jr, segretario alla Sanità. Si tratta di fare 50 trazioni e 100 flessioni in meno di 5 minuti, un’impresa che gli stessi ministri trumpiani non sono riusciti a compiere. Poco male, per scrollarsi di dosso la delusione a Hegseth basta farsi riprendere mentre si impegna in esercizi e interi training al fianco delle sue truppe.L’ossessione per il look: «Ha l’ufficio tappezzato di sue foto»«Ora che è segretario alla Guerra, il suo senso di importanza personale gli ha dato alla testa, insieme alla sua vanità», ha spiegato al Daily Mail una fonte interna. Oltre allo studio per il trucco, ovviamente a uso personale, il suo ufficio sarebbe tappezzato di foto di sé stesso e della terza moglie Jennifer Rauchet. «C’è qualcosa di maniacale in lui. O meglio, qualcosa di ancora più maniacale, il che la dice lunga. Ormai è fuori di sé». L'articolo Il «nuovo» Pentagono di Trump e Hegseth, dal Botox cancella-rughe allo studio per il trucco: «Ossessione maniacale per il look» proviene da Open.