Una serie di denunce per sequestro di persona e maltrattamenti. E poi anche per l’abbordaggio e la detenzione arbitraria. Mentre fonti di intelligence Usa dicono che è stato Benjamin Netanyahu a ordinare gli attacchi con i droni. Gli attivisti della Global Sumud Flotilla tornano a casa. E scattano gli esposti contro Israele. La presidente del CUP, Candidatura di Unità Popolare, al Parlamento spagnolo Pilar Castillejo ha annunciato un’azione legale per denunciare il rapimento degli attivisti. Mentre nel carcere di Keziot restano 138 dei 462 arrestati dopo gli abbordaggi della notte tra il primo e il 2 ottobre. Due esposti sono arrivati anche alla procura di Roma. Che dovrà quindi aprire un’indagine.Sequestro di persona e maltrattamenti nella GsfGli esposti a piazzale Clodio, competente per i reati politici commessi all’estero contro italiani, sono firmati dal legal team della Flotilla, che comprende Alessandra Ballerini e Catarina Malavenda. Ricostruiscono il contesto e il blocco degli aiuti umanitari. E l’abbordaggio in quelle che non sono acque israeliane almeno finché non sarà riconosciuta l’acquisizione del territori. I reati ipotizzati vanno dal sequestro di persona in giù, per l’abbordaggio delle 40 imbarcazioni, la detenzione arbitraria e i maltrattamenti. E si accusa anche la Marina e la Difesa italiana per aver interrotto la protezione navale a 150 miglia da Gaza.Come animaliNon solo gli attivisti italiani. «Siamo stati trattati come animali. Come terroristi», ha detto all’Agenzia France Presse Yasmin Acar, membro del comitato direttivo della Flotilla. «Siamo stati aggrediti fisicamente e privati del sonno», ha raccontato Acar. Aggiungendo di non aver ricevuto né acqua potabile né cibo «per le prime 48 ore» della sua detenzione. Lei è una dei 171 attivisti arrivati ad Atene. Anche l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan ha dichiarato all’Afp di essere stata «picchiata». «Sono stata picchiata mentre salivo sul furgone da due poliziotti israeliani», ha detto la deputata di La France Insoumise . «Abbiamo molto da denunciare», ha insistito. Indossando, come Greta Thunberg, una tuta grigia del tipo usato nelle carceri israeliane.15 per cella, materassi sul pavimento«A volte eravamo 13-15 per cella (…) su materassi sul pavimento». Nella «prigione di massima sicurezza israeliana (nel deserto) del Negev. Ci mancava davvero tutto». Anche un altro deputato francese di Lfi, François Piquemal, ha denunciato «gli episodi umilianti» che hanno subito dopo l’arresto. «Non abbiamo visto nessun avvocato, nessun medico, nessun diritto di uscire, nessuna doccia», ha detto. Le circa cinquanta imbarcazioni che componevano la flottiglia sono state sequestrate illegalmente al largo delle coste dell’Egitto e della Striscia di Gaza tra il 1° e il 3 ottobre, secondo gli organizzatori e Amnesty International. Israele sostiene che le imbarcazioni abbiano violato una zona proibita. Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato lunedì sera su X di aver scoperto «appena 2 tonnellate (di aiuti umanitari) sparse su 42 navi». Che «rappresentano meno di un decimo del contenuto di un singolo camion di aiuti umanitari».Le espulsioniSecondo la polizia israeliana, più di 470 persone a bordo delle imbarcazioni della flottiglia sono state arrestate. Le espulsioni sono iniziate il 2 ottobre. Circa 138 partecipanti rimangono detenuti in Israele, ha dichiarato all’Afp il ministero degli Esteri israeliano. Tra loro ci sono 13 brasiliani, tre dei quali hanno iniziato uno sciopero della fame, ha detto all’Afp Lara Souza, portavoce della delegazione brasiliana alla flottiglia. Il Fatto Quotidiano fa sapere che i voli dalla Grecia all’Italia li hanno pagati le famiglie, che secondo alcune fonti saranno rimborsate dalla Flotilla. Intanto sono confermate anche dall’intelligence Usa le responsabilità del premier israeliano Netanyahu nei primi attacchi con i droni, quelli incendiari che hanno colpito in Tunisia le barche partite da Barcellona.La replica della FlotillaA parlare della vicenda è stata Cbs News citando due funzionari dell’intelligence americana. Secondo le fonti al porto di Sidi Bou Said e forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni, provocando il fuoco. La portavoce della missione italiana Maria Elena Delia ha replicato: «Se tutto ciò dovesse essere confermato, si aggiungerà alla vergogna di chi ci accusava di esserci autosabotati. Speriamo che i pm prendano in considerazione tutte queste informazioni». Intanto Benedetta Scuderi di Avs a Strasburgo ha chiesto un dibattito su Gaza e la Flotilla: «Siamo stati presi in ostaggio dalle forze israeliane in acque internazionali, sequestrati, perquisiti, non abbiamo potuto dormire e alcune persone sono state aggredite fisicamente».La denuncia per furtoArturo Scotto (Pd) ha raccontato di aver già denunciato l’esercito israeliano per il furto di alcuni oggetti e che mercoledì presenterà un nuovo esposto. A parlare ieri da Barcellona anche Ada Colau: «Ci sono stati maltrattamenti e trattamenti denigranti. Ci hanno umiliati, tenuti per ore in ginocchio, con la testa contro il suolo, senza acqua». Scotto a Un Giorno da Pecora su Radio 1 ha parlato anche dei droni spia: «Noi sappiamo che alcuni dei sorvoli dei droni nei giorni precedenti ad Augusta sono partiti dalla base di Sigonella. Si trattava di droni spia che non hanno fatto nulla ed erano israeliani e americani».«Droni partiti da un paese Ue»Secondo Scotto «ci sono delle cose che prima o poi devono uscire, su cui chiediamo sia fatta luce. A me ha colpito che nessuno del nostro governo abbia chiesto spiegazioni all’indomani dell’attacco dei droni a 600 miglia da Gaza, quindi molto più vicini alla Sicilia, per capire da dove questi siano partiti. Non potevano partire da Israele, che era troppo distante e allor l’idea che mi sono fatto è che possano averlo fatto da qualche paese dell’Ue. Bisogna capire se in quel frangente sono partiti da altri paesi dell’Unione europea», una eventualità che l’esponente dem ritiene una cosa probabile. A chi gli domanda se questo possa essere avvenuto per volontà degli Stati Uniti, Scotto risponde: «Diciamo che non credo che l’America avesse molto in simpatia la Flotilla».L’ultimo esposto della FlotillaAll’AdnKronos l’avvocata della Flotilla Francesca Cancellaro aggiunge che i legali hanno «fatto due diffide e presentato un esposto. La prima diffida risale al 24 settembre, data in cui si richiedeva al governo l’attivazione immediata delle comunicazioni diplomatiche, della protezione consolare e di ogni misura atta a tutelare i diritti dei partecipanti alla missione. Il 3 ottobre – continua l’avvocato – abbiamo presentato questo esposto presso la procura di Roma volto a ottenere che la magistratura italiana assicuri l’attivazione dei procedimenti penali nei confronti dei responsabili dei ripetuti attacchi alla missione. A tutela dei diritti dei cittadini sequestrati e in difesa del principio di legalità internazionale». Cancellaro sottolinea che l’esposto presentato «tiene conto di qualsiasi violazione, dagli attacchi con i droni durante la navigazione fino ad arrivare al sequestro degli attivisti in acque internazionali».L'articolo Flotilla, le denunce contro l’Idf per rapimento e maltrattamenti: «I droni che ci hanno attaccato partiti dall’Ue» proviene da Open.