Tusk: “Il problema è aver costruito Nord Stream, non il sabotaggio. Contrario all’estradizione dell’ucraino sotto accusa”

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Non ritiene che sia “interesse della Polonia” consegnare l’ucraino, detenuto a Varsavia e accusato di aver fatto saltare il Nord Stream 2, alla Germania che vorrebbe processarlo. Ma soprattutto, ritiene che il “problema” con il gasdotto “non è che sia stato fatto saltare in aria, ma che sia stato costruito”. Il premier polacco Donald Tusk detta linea sulla vicenda del sabotaggio nel 2022 da parte di uomini di Kiev dei condotti che rifornivano di gas russo l’Europa, in particolare la Germania.Nonostante il blitz abbia provocato uno sconquasso economico per Berlino e portato all’aumento dei prezzi del gas, con ripercussioni anche sull’economia tedesca, Tusk è tranchant riguardo a quanto avvenne nel mar Baltico dopo l’invasione russa dell’Ucraina: “Il problema con Nord Stream 2 non è che sia stato fatto saltare in aria. Il problema è che sia stato costruito”, ha scritto il premier polacco su X. Solo poche ore prima, riguardo alla richiesta di estradizione di Volodymyr Z., accusato di far parte del gruppo che avrebbe fatto esplodere i condotti e attualmente detenuto in Polonia, aveva detto: “Non è certamente nell’interesse della Polonia accusare o consegnare questo cittadino a un altro Stato”. Ovviamente – come poi precisato dallo stesso premier – la decisione tocca alle autorità giudiziarie.La Polonia si è storicamente opposta alla costruzione di gasdotti dalla Russia, che secondo Varsavia sono stati fondamentali per rendere l’Europa troppo dipendente dall’energia di Mosca. “La Russia, con i soldi di alcuni Stati europei e di aziende tedesche e anglo-olandesi, ha costruito il Nord Stream 2 contro gli interessi vitali non solo dei nostri Stati, ma di tutta l’Europa, e su questo non può esserci ambiguità”, ha affermato con una critica indiretta ad Angela Merkel. “Le uniche persone che dovrebbero vergognarsi e rimanere in silenzio sulla questione del Nord Stream 2 – ha rimarcato – sono coloro che hanno deciso di costruirlo”.Per quanto riguarda il sospettato ucraino per il sabotaggio, arrestato in Polonia a fine settembre, lunedì un tribunale polacco ha stabilito che dovrà rimanere in custodia cautelare per altri 40 giorni, mentre verrà esaminata la richiesta della Germania ai sensi del mandato di arresto europeo. I magistrati tedeschi ritengono che l’uomo arrestato in Polonia fosse un sub, parte di un gruppo di persone sospettate di aver noleggiato uno yacht e di aver piazzato esplosivi nelle condutture vicino all’isola danese di Bornholm. È accusato di cospirazione per commettere un attentato con esplosivi e di “sabotaggio anticostituzionale”.L'articolo Tusk: “Il problema è aver costruito Nord Stream, non il sabotaggio. Contrario all’estradizione dell’ucraino sotto accusa” proviene da Il Fatto Quotidiano.