“Ilaria Salis: uscire gratis di prigione per un voto…” | L’analisi del Senatore Borghi (Lega)

Wait 5 sec.

Con un colpo di scena, la Plenaria del Parlamento europeo ha approvato con un margine risicatissimo l’immunità parlamentare per Ilaria Salis, ex docente milanese coinvolta in un’inchiesta legale in Ungheria. Con 306 voti favorevoli e 305 contrari, la decisione ha suscitato numerose reazioni politiche in tutta Europa, spaccando in due il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE). La notizia ha scatenato anche una serie di tensioni politiche all’interno dell’Italia, con accuse di tradimento e disaccordi tra i partiti di centrodestra.Il voto segreto, che ha visto la salvezza della Salis, ha sollevato anche una serie di interrogativi sull’immunità parlamentare e sul suo utilizzo, in particolare in un caso che coinvolge fatti avvenuti prima della sua elezione al Parlamento Europeo. Non è stato solo il voto a dividere, ma anche la questione dell’applicazione dell’immunità stessa, da sempre oggetto di dibattito politico.Il Senatore Claudio Borghi: “Il voto conta, ma cara Ilaria Salis, l’immunità è un’altra cosa”Il Senatore della Lega, Claudio Borghi, ha commentato l’esito del voto con una riflessione sull’importanza della partecipazione politica e il valore del voto. Secondo Borghi, “Il voto conta”, e questo episodio dimostra che anche in un parlamento vasto come quello europeo, un solo voto può fare la differenza, dando un’importanza fondamentale alla partecipazione dei cittadini alle elezioni. La sua analisi si concentra sulla convinzione che troppe volte gli elettori si sentano disillusi e convinti che il loro voto non cambi nulla. La votazione del Parlamento europeo ha, invece, messo in evidenza l’importanza di ogni singolo voto.In merito al tema dell’immunità parlamentare, Borghi ha sottolineato che, sebbene l’immunità sia un diritto sacrosanto per tutelare la libertà di azione dei parlamentari, l’uso che se ne fa può risultare problematico. “Una cosa è difendere il voto dei cittadini, ma un’altra è uscire di prigione gratis”. Secondo il senatore, l’immunità dovrebbe proteggere i parlamentari da pressioni esterne e garantire loro la possibilità di svolgere il proprio mandato senza paura di ritorsioni legali. Tuttavia, se il reato contestato è antecedente all’elezione, come nel caso di Salis, Borghi ritiene che l’immunità possa essere usata in modo improprio, sminuendo il valore dell’istituto stesso.Il caso di Ilaria Salis: un “regalo” dell’immunità?Il dibattito sulla salvezza di Ilaria Salis ha sollevato anche questioni morali e politiche. Borghi ha messo in evidenza il fatto che Salis, già con una fedina penale lunga, fosse una persona con una storia controversa. Nonostante ciò, è stata candidata e poi eletta come eurodeputata, una situazione che ha generato non poche polemiche, anche all’interno del centrodestra italiano. “Stiamo parlando di un’occupante di case con una fedina penale già lunga”, ha dichiarato Borghi, sottolineando il paradosso di una persona con un passato simile che riceve l’immunità parlamentare.Se da un lato l’immunità dovrebbe proteggere i parlamentari per evitare che vengano manipolati dalla magistratura, dall’altro Borghi evidenzia che la sua applicazione a Salis potrebbe apparire come una vera e propria “uscita gratis di prigione”. Un rischio che mina il concetto stesso di immunità, trasformandola da uno strumento di protezione in uno strumento di “salvezza” per chi non merita tale trattamento.Le divisioni all’interno del centrodestra italianoUno degli aspetti più interessanti sollevati dal Senatore Borghi riguarda le divisioni interne al centrodestra italiano. “Se volessi farla facile, direi che ci sono ancora degli screzi tra Orban e il PPE”, ha detto Borghi, riferendosi alle tensioni tra il premier ungherese Viktor Orban e il Partito Popolare Europeo. Questi conflitti interni, secondo Borghi, potrebbero essere uno dei motivi per cui alcuni eurodeputati del PPE hanno scelto di schierarsi a favore della Salis, nonostante la posizione ufficiale del loro gruppo fosse contraria. La situazione, con un voto segreto che ha portato alla salvezza della Salis, ha dimostrato che nel Parlamento Europeo le alleanze sono più fluide e meno coerenti di quanto si pensi.In particolare, Borghi ha fatto riferimento alla cosiddetta maggioranza Ursula, una coalizione che vede il PPE spesso alleato con forze politiche di sinistra per mantenere il potere, in un quadro di alleanze che ha dimostrato di essere particolarmente fragile quando si tratta di difendere i principi dello stato di diritto.“Da tempo in Europa il Partito Popolare è la stampella della sinistra…”In chiusura, Borghi ha ammesso che, nonostante il risultato finale, si aspettava un esito simile. Il voto segreto, ha detto, rappresenta sempre un’opportunità per chi ha intenzione di “aggirare la linea ufficiale” e agire in modo più opportunistico. Il Senatore ha anche sottolineato che, come per le precedenti previsioni, il risultato della votazione non è stato del tutto inatteso, poiché “il Partito Popolare spesso fa la stampella della sinistra”, un tema ricorrente nelle sue analisi politiche.The post “Ilaria Salis: uscire gratis di prigione per un voto…” | L’analisi del Senatore Borghi (Lega) appeared first on Radio Radio.