È scontro tra la Procura di Pavia e Massimo Lovati, l’avvocato di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco del 13 agosto 2007. A fare da ‘Casus belli’ sono le dichiarazioni dell’avvocato rese come ospite di Fabrizio Corona nel podcast ‘Falsissimo EP 16-Speciale Garlasco Parte 3’. Parole sulla genesi della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi che il Procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha descritto in una nota come “oggettivamente destituite di ogni fondamento“, stigmatizzando la ricostruzione temporale fatta da Lovati sull’inchiesta. La versione della Procura“Il procedimento penale relativo alla vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi ha avuto impulso con il deposito da parte della difesa della persona condannata, Alberto Stasi, di una relazione in materia di genetica forense a firma del consulente dott. Ugo Ricci, specialista in Genetica Medica presso l’Università di Careggi – Firenze” e con un “parere” del “prof Lutz Roever”, scrive il Procuratore. Ciò è avvenuto “nel 2023” quando il procuratore aggiunto Stefano Civardi “svolgeva il proprio servizio presso la Procura della Repubblica di Milano” e non a Pavia. In quell’anno gli inquirenti di Pavia hanno “incaricato il Dipartimento di Genetica Forense dell’Università di Pavia (in persona dei consulenti tecnici dott. Carlo Previderè e dott.ssa Pierangela Grignani)” di svolgere “accertamenti tecnici ripetibili” sulla vicenda delle presunte tracce di dna di Sempio sulle unghie di Chiara Poggi, come sostenuto dalla difesa Stasi. Il 14 febbraio 2024 “è stata depositata richiesta di riapertura indagini” con la firma dello stesso Napoleone e dei sostituti Andrea Zanoncelli (oggi pm a Milano) e Valentina De Stefano, ancora assegnataria del fascicolo. “La coassegnazione del procedimento penale” anche all’aggiunto Civardi, arrivato a Pavia nel febbraio 2024, “è avvenuta successivamente“, conclude la nota.Cosa aveva detto Lovati da CoronaDurante il colloquio con Corona, Lovati aveva sostenuto che la riapertura dell’indagine sarebbe stata un’iniziativa del procuratore aggiunto Stefano Civardi. Ecco le sue parole esatte nel podcast: “Napoleone, da quello che mi hanno riferito, qualche talpone che ho anch’io, voleva chiedere l’archiviazione. Quell’altro invece, quello dell’Opus Dei, quel maledetto Civardi…“.Questo articolo Delitto Garlasco, pm Pavia contro il legale di Sempio: “Lovati ha mentito da Corona”. Ecco cosa aveva detto proviene da LaPresse