Le riprese di “Il diavolo veste Prada 2” hanno animato le strade di Milano con una logistica controllata nei minimi dettagli, volta a far sì che non ci siano fughe di notizie dal selezionatissimo set. Come riporta il Corriere della Sera, le comparse hanno ricevuto il messaggio di convocazione qualche ora prima dell’orario di ritrovo, con condizioni inattese. Ad alcuni è stato infatti richiesto di presentarsi con la propria auto “pulita e con il pieno” con un dress code “non appariscente”.Uno studente di medicina, convocato solo per passare in macchina, si è lamentato così al giornale: “Non ho visto Anne Hathaway”. Telefoni spenti, accordi di riservatezza e zero fotografie: le regole blindano il set. Dalla mattina alla sera, le comparse hanno seguito un percorso prestabilito: soste in auto, micro-brief e poi la carovana tra Palazzo Parigi, San Marco e Porta Nuova.Ai casting si sono presentati settemila candidati, di cui uno su quattro è stato selezionato. La varietà di categorie presenti ai casting era impressionante: “Una hostess col volo il giorno dopo. Uno psicoterapeuta. Un barista. Un commesso del Leroy Merlin”, precisa il Corriere della Sera. Il compenso è di cento euro lordi al giorno, centocinquanta se serve l’auto in scena.Dal set emergono anche notizie nascoste, come ad esempio la presenza di una controfigura di Meryl Streep. Dalla produzione spiegano: “Serve a reggere ritmi frenetici, alle prove luci, ai raccordi; e forse anche a depistare i ficcanaso”. Ogni comparsa deve rispettare la regola: “Niente loghi, niente capi vistosi, tatuaggi coperti, gioielli ridotti al minimo”.Il quartier generale è in via Tortona, davanti al Mudec, nel capannone “Spazio Quattrocento”. “Serve per ricrearvi identici quando sarete sul set”, spiegano gli addetti. Al termine della giornata, le comparse tornano a casa con nuove conoscenze e “due minuti stellari in campo lungo — quando l’inquadratura è giusta — sono ricordi da raccontare”.L'articolo “100 euro al giorno, riservatezza e chiamate all’ultimo minuto”: ecco la vita da comparsa de “Il Diavolo veste Prada” a Milano proviene da Il Fatto Quotidiano.