La strada per conservare il potere passa prima dal palco di un concerto che dalle urne. Almeno questa sembra la convinzione del presidente argentino Javier Milei, che la scorsa notte ha deciso di lanciare il suo nuovo libro – il 14esimo – nella Movistar Arena di Buenos Aires prendendo il microfono in mano e improvvisandosi cantante rock. Una scelta che, a tre settimane dalle elezioni di metà mandato e in una situazione di consenso tutt’altro che rosea, fa alzare più di un sopracciglio. Il «miracolo argentino» e il soccorso di Donald Trump«La costruzione di un miracolo: il caso Argentina». Il titolo del nuovo libro è tutto un programma. Milei si prende sulle spalle la responsabilità di aver trascinato fuori dalla crisi l’Argentina, abbattendo l’inflazione dal 200% al 33%. Senza però tenere conto del caro prezzo pagato dalla popolazione: drastica austerità, perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e un potere d’acquisto che fatica a riprendersi. Tanto da costringere lo stesso presidente a correre ai ripari volando a Washington e ottenendo da Donald Trump la promessa di intervenire con finanziamenti. Il libro, un tomo da 573 pagine, non è altro che una raccolta di tutti i suoi discorsi del 2024, più qualche aggiunta copiata e incollata dalle sue precedenti opere.Lo show dal palco e la promessa: «Abbiamo perso un round, non la battaglia»Giubbotto di pelle nero, capelli scombinati e grida stonate da frontman di una band hard rock. «Buongiorno a tutti, sono il leone», è stata la prima frase cantata dal presidente argentino. Dopo qualche canzone, di fronte a 15mila persone che indossavano magliette e sventolavano striscioni del suo partito (La Libertad Avanza), Milei ha improvvisato una specie di salotto condotto dal presidente del suo gabinetto. «Non mollate, siamo a metà strada, dobbiamo arrivare dall’altra parte del fiume», ha promesso ai suoi sostenitori riferendosi alle urne del prossimo 26 ottobre, che decideranno il suo margine di governabilità fino alle presidenziali del 2027. E ha continuato: «La sinistra ha vinto un round, ma non la battaglia», promettendo un riscatto dalla dura sconfitta alle elezioni di Buenos Aires in settembre. Senza tenere conto dello scandalo che ha coinvolto il deputato Jose Luis Espert, suo fidatissimo, che si è ritirato dalla corsa alle legislative per un caso di corruzione collegato al narcotraffico. L'articolo Il concerto hard rock di Javier Milei per lanciare il suo nuovo libro. Il presidente argentino: «Vinciamo la battaglia» – Il video proviene da Open.