Gaza, nuovi raid su Khan Younis: morto un bambino. Oggi secondo round di colloqui a Sharm, Hamas: «Clima positivo»

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Si è concluso «in un clima positivo» il primo giorno di colloqui tra Hamas e i mediatori egiziani, tenutosi a Gaza prima che la delegazione palestinese partisse per Sharm el-Sheikh. Nella località balneare sul Mar Rosso riprendono il via oggi i dialoghi anche in presenza della controparte israeliana e di rappresentanti di Stati Uniti e Qatar. Il nodo del discorso, per questa prima fase di trattative, saranno i termini dello scambio proposto da Trump tra gli ostaggi ancora in mano al gruppo sunnita e alcuni prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Raid israeliano su Khan Younis: «Morto un bambino»Se il clima negoziale per ora sembra reggere, il cessate il fuoco a Gaza è una questione ancora lontana. Secondo fonti sanitarie interne alla Striscia, un nuovo raid dell’Idf avrebbe colpito la città meridionale di Khan Younis. Le bombe, secondo Al Jazeera, avrebbero ferito numerosi civili e ucciso un bambino. Anche l’esercito dello Stato ebraico ha denunciato un tentativo di attacco verso il suo territorio più settentrionale: «Un razzo è stato lanciato dalla Striscia, è esploso in campo aperto senza provocare vittime né danni». Flotilla, 131 attivisti espulsi in GiordaniaIntanto continuano le operazioni di espulsione degli attivisti arrestati a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla mentre navigavano verso Gaza. Secondo i media giordani, 131 attivisti sono stati trasferiti in Giordania attraverso il ponte di Allenby. Stando a quanto ha fatto sapere il ministero degli Esteri giordano, gli attivisti provenivano dai seguenti paesi: Bahrein, Tunisia, Algeria, Oman, Kuwait, Libia, Pakistan, Turchia, Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Repubblica Ceca, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Serbia, Sudafrica, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay.Il messaggio di Mattarella: «Israele applichi le norme del diritto»Dopo l’accorato discorso della premier Giorgia Meloni, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato in occasione del secondo anniversario del massacro del 7 ottobre 2023, perpetrato dai miliziani di Hamas contro i civili israeliani. Secondo il capo di Stato un attentato «di raccapricciante ed efferata violenza», che non deve essere attenuato dall’«orrore e condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele». Una violenza, quella israeliana, «cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario», ha ribadito Mattarella. Il presidente della Repubblica ha poi ricordato che è necessario tenere ben separati i «sentimenti che suscita quanto avviene a Gaza» e «il sentimento ignobile dell’antisemitismo, che si fonda su imbecillità e diffonde odio»L'articolo Gaza, nuovi raid su Khan Younis: morto un bambino. Oggi secondo round di colloqui a Sharm, Hamas: «Clima positivo» proviene da Open.