Anche Tajani sostiene il Nobel per la Pace a Trump: «Risultato straordinario su Gaza, ha tutti i titoli»

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Da Parigi, dove ha partecipato alla riunione internazionale su Gaza, anche Antonio Tajani ha detto la sua su uno dei grandi interrogativi del momento tra le cancellerie: Donald Trump meriterebbe davvero il Premio Nobel per la Pace? «Certamente ci sono tutti i requisiti», ha dichiarato convinto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, sottolineano i meriti del leader Usa sll’intesa di tregua raggiunta ieri tra Hamas e Israele. «Si può essere più o meno favorevoli a Trump – ha spiegato Tajani – ma è incontrovertibile che abbia ottenuto un risultato straordinario: portare allo stesso tavolo Hamas e Israele, firmare una tregua che porterà alla liberazione di ostaggi e prigionieri palestinesi e che dovrà poi costruire la pace. Questo è un fatto storico». Il ministro ha aggiunto che spetterà naturalmente alla giuria del Nobel «decidere se attribuirglielo o meno», ma a suo avviso «i titoli ci sono tutti».«L’Italia pronta a fare la propria parte per la pace»Tajani ha poi parlato del nuovo scenario che si aprirà in Medio Oriente: «Siamo all’inizio di una nuova stagione. Il cessate il fuoco è ancora fragile, dobbiamo lavorare giorno per giorno per costruire la pace e impedire episodi che possano farla fallire». Il capo della Farnesina ha sottolineato come l’Italia stia sostenendo il piano di ricostruzione promosso dagli Stati Uniti e che Roma sia pronta a «fare la propria parte sul campo». Tajani ha delineato le linee guida dell’impegno italiano: «Possiamo contribuire con la nostra industria edilizia alla ricostruzione di ospedali, scuole e infrastrutture. Siamo pronti anche a inviare aiuti alimentari, come già avvenuto con il progetto Food for Gaza, che ha portato oltre 2.500 tonnellate di beni di prima necessità». Il ministro ha aperto anche alla possibilità di partecipare a una forza internazionale per garantire la stabilità e la sicurezza dell’area. «Nel momento in cui sarà costituito un contingente internazionale per la riunificazione di Gaza con la Cisgiordania, l’Italia è pronta a inviare le proprie truppe. I Carabinieri, che già conoscono il territorio, potrebbero avere un ruolo importante».Il coordinamento con Usa e IsraeleL’Italia, ha ribadito Tajani, sarà «in prima fila» ma in costante coordinamento con Washington e Tel Aviv. «Dobbiamo tenere conto anche di ciò che pensa Israele – ha detto – ma l’obiettivo resta quello di contribuire alla stabilità e alla nascita di uno Stato palestinese che possa convivere in pace con Israele». Il ministro ha infine ricordato che nel frattempo «l’Italia sta accogliendo bambini palestinesi feriti, con le loro famiglie e alcuni studenti, perché vogliamo formare i giovani che saranno i cittadini del futuro Stato di Palestina».L'articolo Anche Tajani sostiene il Nobel per la Pace a Trump: «Risultato straordinario su Gaza, ha tutti i titoli» proviene da Open.