Addio Giappone low-cost: ecco la nuova tassa che pagherai per visitare Tokyo

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La tassa di soggiorno turistica è applicata a tutti i turisti stranieri che pernottano in strutture alberghiere, ryokan tradizionali o altre forme di alloggio registrate. L’importo varia in base alla categoria della struttura e alla durata del soggiorno, oscillando generalmente tra 100 e 300 yen per notte (circa 0,75 – 2,20 euro). Questa somma viene aggiunta automaticamente al costo complessivo del pernottamento e non è prevista alcuna esenzione per ragioni di età o nazionalità.L’introduzione di questa imposta si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a migliorare la qualità dell’esperienza turistica in Giappone. Garantendo al contempo una gestione più sostenibile dei flussi turistici. La tassa dovrà contribuire alla manutenzione di siti storici. Al potenziamento dei trasporti pubblici nelle aree più visitate e al miglioramento dei servizi per i turisti, come centri informazioni e segnaletica multilingue.La nuova tassa di soggiorno in Giappone: modalità e importiIl Giappone, che ha visto un boom turistico negli ultimi anni, con oltre 30 milioni di visitatori internazionali nel 2019, ha subito una battuta d’arresto temporanea a causa della pandemia di COVID-19. Tuttavia, il ritorno massiccio dei turisti nel 2024 ha evidenziato la necessità di adottare misure gestionali innovative. La nuova tassa è stata accolta con pareri contrastanti: mentre le autorità locali e gli operatori del settore turistico la vedono come uno strumento essenziale per finanziare il miglioramento delle infrastrutture, alcuni viaggiatori esprimono preoccupazione per il possibile aumento dei costi complessivi del viaggio.Nonostante ciò, è importante sottolineare che il contributo richiesto rimane contenuto e in linea con le misure analoghe già adottate in altre destinazioni turistiche globali, come alcune città europee. Inoltre, l’attenzione del governo giapponese è rivolta anche a promuovere un turismo più responsabile, invitando i visitatori a rispettare le norme locali e a preservare i luoghi visitati.La nuova tassa di soggiorno in Giappone: modalità e importi – rumors.itDal punto di vista normativo, la tassa è stata introdotta tramite un decreto ministeriale che coinvolge il Ministero del Turismo e il Ministero delle Finanze giapponesi. L’obbligo di riscossione spetta alle strutture ricettive, le quali devono poi versare gli importi raccolti agli enti locali di competenza. Questo sistema garantisce una distribuzione equa delle risorse sul territorio, soprattutto nelle regioni più colpite dal turismo di massa come Kyoto, Tokyo e Osaka.Guardando avanti, il Giappone sta valutando ulteriori iniziative per rendere l’industria turistica più sostenibile e tecnologicamente avanzata. Tra le proposte vi sono l’implementazione di sistemi di prenotazione digitali integrati con il pagamento della tassa e l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per gestire i flussi turistici in tempo reale.| Da Rumors.it