Regione Lazio incentiva la cattura degli animali domestici in libertà. Pd: “Prevede l’abbattimento, è contro la Costituzione”

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È polemica sulla scelta della regione Lazio di incentivare i Comuni del territorio a catturare gli animali domestici in libertà. Animali “inselvatichiti”, che provengono dal mondo agricolo e dell’allevamento ma che poi sono sfuggiti al controllo umano, tra cui capre e mucche. Sono già stati stanziati 600mila euro per finanziare il provvedimento. Le deputate del Partito Democratico Eleonora Evi e Patrizia Prestipino hanno annunciato che presenteranno un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti dal governo.“Apprendiamo – dichiarano le due deputate in una nota congiunta – che la Regione Lazio stanzia 600mila euro per interventi di contenimento sugli animali domestici rinselvatichiti: cavalli, capre, maiali, mucche, e potrebbero essere a rischio anche cani vaganti. Una misura che, di fatto, prevede l’abbattimento di questi animali d’affezione”. “Non basta il governo con il suo ddl caccia; non basta il fatto che la Regione Lazio non fa nulla per il recupero della fauna selvatica ferita – proseguono Evi e Prestipino -, ora addirittura la Regione Lazio vara un bando per uccidere questi animali d’affezione rinselvatichiti, che vivono tranquillamente nei loro habitat naturali. E non è solo un atto immorale. Ma che va contro la legge nazionale 157 del 1992, nonché contro l’articolo 9 della Costituzione“.Patrizia Prestipino, che è anche Garante degli animali di Roma Capitale, sottolinea inoltre che “su richiesta continua di associazioni di categoria e cittadini, stiamo facendo di tutto per attivare un servizio di recupero della fauna selvatica a Roma, mentre la Regione fa tutto il contrario, premia chi li uccide! Tutto questo è vergognoso e merita un immediato chiarimento”.L'articolo Regione Lazio incentiva la cattura degli animali domestici in libertà. Pd: “Prevede l’abbattimento, è contro la Costituzione” proviene da Il Fatto Quotidiano.