La carta docente, cioè il bonus dedicato agli insegnanti per la formazione e l’aggiornamento, arriverà anche quest’anno. Chi dubitava dell’emissione dei voucher, visto il ritardo, può stare tranquillo. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha confermato il mantenimento della carta docente per l’anno scolastico 2025/26. Non solo. Il contributo sarà esteso – confermano dal dicastero di viale Trastevere – anche ai docenti con il contratto che scade al 30 agosto e ai supplenti brevi (finora esclusi) come prevede la sentenza della Corte di Giustizia europea. L’ammontare individuale della carta, tuttavia, non è ancora stato definito. L’idea è quella di accrescere le risorse per finanziare attività coerenti con le finalità della carta: la somma complessiva delle risorse dovrebbe aumentare, anche se la carta docente potrebbe essere ridotta.I vertici del Mim stanno lavorando in questi giorni a stretto contatto con il ministero delle Finanze per raggiungere il miglior obiettivo possibile. In altre parole, detto fuor dal politichese, la coperta è corta. Valditara sta cercando ad ogni modo di coprire le richieste ma qualche novità potrebbe esserci. In primis, non è per niente detto che il bonus annuale sarà ancora di 500 euro ma è sicuro che ogni maestro e professore potrà spenderlo per acquistare libri, biglietti d’ingresso per il cinema, per il teatro, per visitare una mostra, un museo o qualche sito archeologico.Ulteriori fondi che andrebbero a “risarcire” l’eventuale diminuzione della cifra ad personam saranno utilizzati per finanziare attività di formazione delle scuole. Il Governo sembra intenzionato, comunque, a dare una concreta risposta alla sentenza nella causa C-268/24 dove la Corte ha chiarito che una normativa nazionale che escluda automaticamente i docenti con incarichi di supplenza breve dall’accesso alla carta del docente risulta contraria al diritto dell’Unione. Un caso che vede da anni uno scontro tra l’Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief) e il ministero, che ad oggi non ha dato seguito alle decisioni dei giudici.Il sindacato nei casi di mancato pagamento ha deciso di rivolgersi ai Tar di competenza. È accaduto nelle passate settimane con diversi Tribunali amministrativi regionali, come quelli della Calabria e del Lazio. Adesso è stata la volta del Tar del Veneto (sezione prima) che a seguito del sollecito dell’Anief, in difesa di un insegnante a cui il giudice ha assegnato duemila euro, condannando senza possibilità di replica l’amministrazione, ha adesso sessanta giorni di tempo per ottemperare al mancato pagamento.Intanto, proprio in queste ore un’inchiesta della Guardia di Finanza ha portato alla luce casi di utilizzo scorretto della Carta del docente in diverse città italiane. Le indagini svolte tra il 2021 e il 2023 hanno evidenziato modalità di spesa non conformi alle finalità previste dal ministero, con acquisti di beni estranei all’aggiornamento professionale o meccanismi fraudolenti di conversione del bonus in denaro o crediti utilizzabili liberamente.“Chi tradisce – spiega Rossano Sasso, deputato della Lega, capogruppo in commissione Cultura, scienza e istruzione – la finalità educativa della Carta danneggia non solo le casse dello Stato, ma anche la dignità di chi la utilizza correttamente per migliorare le proprie competenze. Presenteremo un’interrogazione parlamentare per fare piena chiarezza”.L'articolo Carta del docente, da quest’anno anche ai supplenti brevi. Libri, cinema, teatri, mostre, musei: cosa si può acquistare proviene da Il Fatto Quotidiano.