Tutti in piazza contro il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Chi in questi giorni ha alzato la voce in difesa di Gaza e della Flotilla ora è pronto ad una mobilitazione che il prossimo 18 ottobre coinvolgerà oltre trenta città: da Milano a Palermo passando per Bergamo, Mantova, Torino, Brescia, Rovigo, Trieste, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Firenze, Perugia e tante altre che in queste ore si stanno unendo alla protesta organizzata dal “Tavolo nazionale per la scuola democratica” contro le “politiche autoritarie e repressive che stanno minando i principi costituzionali”.Nella lista degli organizzatori ci sono la Cgil, l’Unione degli studenti, Libera, la fondazione “Don Lorenzo Milani”, ActionAid, i Cobas ma anche il Movimento di cooperazione educativa, Legambiente e molti altri che da mesi lavorano a questa iniziativa. A Roma alle dieci si terrà un presidio in viale Trastevere mentre nelle altre città ci saranno manifestazioni promosse da insegnanti, genitori, studenti, sindacati, associazioni del Terzo Settore.A muovere questa massa sono soprattutto le nuove Indicazioni nazionali, ma non solo. A finire sotto i riflettori sono anche le linee guida per l’educazione civica “incentrate – a detta degli organizzatori – sull’individuo come imprenditore di se stesso, difensore della proprietà privata piuttosto che del bene comune”.Il Tavolo nazionale per la scuola contesta anche la riforma della filiera tecnico professionale che “piega – a detta loro – la scuola alle esigenze delle aziende”. E poi c’è il Ddl sull’obbligo del consenso informato “che minaccia la libertà d’insegnamento e autonomia scolastica e priva i giovani del loro diritto a un’educazione sessuale e affettiva”. L’obiettivo di chi scende in piazza è quello di “pretendere una scrittura condivisa delle indicazioni” che sono comunque già ufficiali e fonte normativa a cui attenersi.“Il testo delle Indicazioni 2025 per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, disegna – hanno spiegato gli organizzatori – un modello di scuola e di istruzione non solo superato da decenni di pratiche didattiche, di ricerca e di elaborazione pedagogica, ma anche lontano dai bisogni e dalla realtà che bambini e bambine e ragazze e ragazzi, insegnanti, genitori vivono tutti i giorni. Sin dalla formazione della “Commissione Perla”, incaricata della revisione delle Indicazioni del 2012, si è costituito il Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica: primo passo organizzato di un rifiuto motivato al tentativo di modificare la cultura democratica della scuola”.La tensione nel Paese anche nei confronti della scuola resta alta. La Flc Cgil proprio oggi ha fatto sapere che il 7 ottobre scorso, il ministero dell’Istruzione ha annunciato che la Commissione Europea ha avviato la procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese perché il Governo continua ad abusare della stipula di contratti precari, invece di assumere in pianta stabile il personale amministrativo tecnico e ausiliario della scuola. Nelle stesse ore a Livorno l’auto del ministro Valditara , ha detto Salvini,L'articolo Prof, studenti e genitori in piazza contro “le politiche autoritarie e repressive”: protesta in 30 città contro Valditara proviene da Il Fatto Quotidiano.