Il 13 ottobre parte l'esercitazione annuale nucleare Nato (2)

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EuropaAltre newsIl 13 ottobre parte l'esercitazione annuale nucleare Nato (2)Vai a Comitato delle RegioniFotoVideoBRUXELLES, 10 ottobre 2025, 11:50Redazione ANSA"Lo scopo dell'esercitazione è garantire che la deterrenza nucleare della Nato rimanga sicura, efficace e credibile: voglio sottolineare che l'esercitazione è di routine, non è diretta contro alcun Paese e non è collegata ad alcun evento reale", precisa il direttore della politica nucleare della Nato Jim Stokes. Quest'anno, data la situazione tesa, l'Alleanza ha voluto fare uno sforzo in più sulla trasparenza, per comunicare quanti più dettagli possibili, in modo da spiegare alle varie opinioni pubbliche cosa sta accadendo. "Ciò che facciamo è molto importante", ha ribadito d'altra parte Rutte.    All'esercitazione prenderanno parte 71 aerei, di 13 tipi diversi, compresi i jet dual use capaci di portare le armi nucleari. Circa 2000 persone saranno coinvolte, incluso lo staff di terra. Ma, cosa importante, non saranno usate armi vere. Le bombe atomiche, insomma, non lasceranno mai i silos. "Una parte importante dell'esercitazione si concentrerà anche sull'elemento terrestre della protezione di queste armi", spiega Daniel Bunch, Capo delle operazioni nucleari della Nato presso Il comando supremo (Shape). "Ci concentriamo su una serie di minacce diverse che valutiamo e dalle quali dobbiamo difenderci, poiché si tratta di risorse che richiedono la massima sicurezza e protezione".    A maggior ragione, dopo l'ondata di droni non identificati nei cieli europei. Anche se alla Nato non sembrano particolarmente preoccupati. "I droni non rappresentano una nuova minaccia per noi: sono qualcosa che comprendiamo e, ovviamente, teniamo d'occhio", assicura Bunch. "Ma abbiamo una serie di gruppi di gestione e di lavoro che collaborano con gli alleati per affrontare queste tecnologie emergenti e dirompenti e tutte le minacce che potrebbero comportare". La parte attiva dell'esercitazione inizierà dal 14 ottobre e durerà due settimane, con un focus principale nel Mare del Nord -- con un sostegno dalle basi Nato nel Regno Unito, nel Belgio e in Danimarca.    Naturalmente Mosca osserverà con molta attenzione ciò che farà la Nato nelle prossime settimane. "Lo diamo per scontato", chiosa Stokes. Motivo in più per essere trasparenti (basta ricordare che sino a 4 anni fa persino il nome dell'esercitazione era classificato). "C'è anche un'opinione pubblica globale più ampia e siamo consapevoli che a volte ci sono forse delle critiche su ciò che facciamo", aggiunge Stokes.    "Ma vogliamo essere sicuri che la gente capisca che siamo un'alleanza nucleare responsabile: non agiamo in modo aggressivo, non usiamo una retorica nucleare irresponsabile".      Riproduzione riservata © Copyright ANSADa non perdereprevPageLabelnextPageLabelCondividi') }]]>