Meloni ancora contro la Flotilla: “Sulle navi 40 tonnellate di aiuti. Noi le portiamo in una mattinata con due aerei”

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“Sulle navi della Flotilla c’erano, da quello che abbiamo ricostruito, circa 40 tonnellate di aiuti. Ora, il governo italiano ha consegnato 2.300 tonnellate d’aiuti. 40 tonnellate le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei“. Giorgia Meloni, ospite a Cinque minuti e Porta a Porta su Rai 1, torna a criticare la Global Sumud Flotilla e ribadisce: “Non serve rischiare, non serve mettersi in pericolo, non serve creare problemi alla propria nazione e non serve magari rischiare di dare un alibi a quelli che la pace dovessero non volerla”. La presidente del Consiglio risponde alle domande di Bruno Vespa e parla delle proteste nelle piazze italiane ma anche della vittoria alle regionali in Calabria e nella Marche. E sul suo futuro – replicando a chi, come Matteo Renzi, sostiene che la sua ambizione sia quella di andare al Quirinale – ha risposto così: “Il problema di quelli che hanno passato tutta la vita a pensare a che incarico dovessero ricoprire pensano che tutti siano come loro: io ragiono in modo diverso, sto facendo il presidente del Consiglio, le posso garantire che mi basta e mi avanza”.Sottolineando di avere “grande rispetto delle manifestazioni” avendone anche lei “organizzate una infinità”, la premier – parlando degli scontri – sottolinea che “le violenze erano organizzate e preordinate, non da chi organizzava ma sono fenomeno un po’ più ampio. Uno degli striscioni di testa inneggiava al terrore del 7 ottobre, quando si consente a chi inneggia al terrorismo di Hamas di stare in testa al corteo forse la tesi dei semplici infiltrati è un po’ riduttiva”, aggiunge sottolineando di avere “grande rispetto per le persone scese in piazza per una questione sentita”. Definisce lo sciopero generale proclamato da Usb e Cgil “pretestuoso” e punta il dito contro il sindacato di Landini: la Cgil “è molto più interessata a difendere la sinistra più che i lavoratori”.Sulla situazione a Gaza parla di “più di uno spiraglio” aperto dalla “proposta di piano di pace presentata da Trump”: “È un piano su cui c’è stata una convergenza quasi totale, anche da Hamas seppur con qualche distinguo”, spiega aggiungendo che però il percorso “è molto fragile, bisogna lavorarci tutti quanti insieme con forza”. “L’Italia c’è, come sanno tutti gli attori della regione, perché a questo ci siamo dedicati mentre altri sventolavano bandiere”, continua. “Mi sarebbe piaciuto che il Parlamento votasse a sostegno del piano all’unanimità ma – ha aggiunto -, alcune forze di opposizione hanno deciso di non farlo, il che è abbastanza bizzarro perché lo sostiene anche Hamas”. Critica anche le dichiarazioni del leader del Movimento 5 stelle: “Sul tema del blocco navale – afferma Meloni – Conte e compagnia dicono che è illegittimo. Il blocco navale c’è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c’era un blocco navale? Perché non ha posto il problema? Perché non hanno posto il problema?. Perché altrimenti davvero rischia di diventare tutto strumentale: non aiuta le possibilità che oggi ci sono di avere una pace”.Giorgia Meloni torna anche su un argomento che affronta da diverse settimane: “Temo un clima che si sta imbarbarendo parecchio. L’Italia ha già attraversato questa storia. Vedo tante cose che cominciamo a dare per normale e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte – afferma – non faccio più nemmeno in tempo a segnalarle. E penso che ci siano delle responsabilità, di chi per esempio dice che ho le mani sporche di sangue, che io e questo governo siamo complici di genocidio“. “Temo che ci sia un clima che può peggiorare se non richiamiamo tutti al senso responsabilità. Io sono una persona che sa stare nella dimensione del conflitto della politica ma – spiega – stiamo cominciando a sperimentare qualcosa di diverso, e penso si stia sottovalutando da parte di chi ha pensato di fomentare la piazza. Attenzione perché poi le cose sfuggono di mano”.Difende anche la figura dell’attivista conservatore americano – ucciso l’11 settembre scorso – Charlie Kirk: “Era efficace a smontare con la logica tesi che sono illogiche. Faceva paura per questo, e ho visto accadere molte volte che quando qualcuno non ha argomenti, teme chi ne ha e l’unica cosa che può fare è dire che ‘è un impresentabile, non devo confrontarmi con lui'”. E torna nel contesto nazionale: “E noi lo vediamo accadere in Italia ogni giorno: quando impediscono alla gente di parlare all’università, quando Francesca Albanese dice che un direttore di quotidiano che lei non condivide non deve essere invitato a parlare in televisione. Lo vediamo in mille occasioni che però vengono sempre esponenti di sinistra“.Infine spazio anche alle prime due tornate elettorali regionali: l’esito “per me è molto importante, voglio dirlo. Per me è molto importante perché io credo, cioè, ho la conferma che gli italiani vedano i risultati e vedano quando ce la si mette tutta, anche quando non sono d’accordo su tutto. E soprattutto – continua Meloni – mi pare che capiscano quando si tenta di trattarli da scemi, come si fa quando il giorno prima del voto si propone la sospensione al bollo auto per i calabresi o come si fa addirittura quando, come è accaduto nelle Marche, si dice vota per me nelle Marche avrai lo Stato Palestina“. “Penso che gli italiani invece – ha concluso Meloni – dimostrino di guardare ai risultati di governo che sia in Calabria che nelle Marche erano buoni risultati, mi pare che sia anche quello che accade con il governo nazionale con le mille difficoltà che abbiamo e le mille cose che vorremmo riuscire a fare meglio, con i limiti. Però oggi si vede che c’è un governo che ha come bussola l’interesse nazionale e che sicuramente non si risparmia”.L'articolo Meloni ancora contro la Flotilla: “Sulle navi 40 tonnellate di aiuti. Noi le portiamo in una mattinata con due aerei” proviene da Il Fatto Quotidiano.