“Oggi ricorre l’anniversario di un crimine orrendo, un pogrom spietato contro civili innocenti che ha causato 1.250 morti – 800 civili, tra loro tanti bambini e ragazzi giovanissimi – e centinaia di rapimenti. Il nostro pensiero va alle vittime, alle loro famiglie, agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Non c’è giustificazione possibile. Il 7 ottobre non è sepolto sotto le macerie di Gaza, gli erorri si sommano, non vengono rimossi da orrori più grandi“. Lo ha detto il vicepresidente di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, in occasione del secondo anniversario del massacro.“Noi siamo ostinati messaggeri di pace. E nessuna pace si prepara con il massacro di un intero popolo – ha proseguito – La pace non nasce dalla vendetta. Per questo anche oggi portiamo la kefiah e non abbiamo paura a dire che anche il 7 Ottobre si può e si deve parlare del genocidio a Gaza, di occupazione e apartheid in Cisgiordania. La risposta al 7 ottobre non può essere l’annessione totale della Palestina o una new Gaza fatta di colonialismo e mercantilismo”.“Gaza era sotto assedio da anni, i diritti dei palestinesi negati da decenni sotto l’occupazione israeliana – ha continuato Grimaldi – Non c’è simmetria tra chi ha il potere militare e chi vive sotto occupazione. E anche parlare di ‘guerra’ senza riconoscere quell’asimmetria è una mistificazione. Negare il genocidio perpetrato da Israele non aiuta a rendere giustizia agli israeliani che hanno perso la vita il 7 ottobre. E la condanna del terrorismo non può diventare alibi per l’indifferenza verso crimini di guerra“.L'articolo 7 ottobre, Grimaldi: “La condanna del terrorismo non può diventare un alibi per l’indifferenza verso crimini di guerra” proviene da Il Fatto Quotidiano.