“Prima di venirci a dire che noi siamo un’altra cosa in modo pesante, la gente come il procuratore, che si chiama in questo caso Paolo Storari, deve pensare che non si può mettere alla berlina la reputazione di persone come noi” né mettere “in discussione” il “made in Italy” che “rappresenta una delle eccellenze del nostro Paese più forti in termini di competitività mondiale”. Così Diego Della Valle, in una conferenza stampa urgente, sulla vicenda della richiesta di amministrazione giudiziaria nei confronti di Tod’s per aver agevolato colposamente il caporalato lungo la propria filiera, richiesta fatta in base all’articolo 34 del codice antimafia, applicato nell’ultimo anno e mezzo per altre 5 società dal Tribunale di Milano (Alviero Martini spa, Armani Operation, Manufactures Dior, Valentino Bags Lab e il brand Loro Piana di Louis Vuitton). Della Valle: “È assolutamente imperdonabile”“Non ci si può alzare una mattina” dopo aver visto “quattro fotine che si fa fare dal suo ufficio“, ha detto Della Valle in relazione ai documenti raccolti nelle indagini dei carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Milano dentro gli opifici cinesi finiti al vaglio dell’autorità giudiziaria, e accusare “in modo così pesante, questo è assolutamente imperdonabile“. “Auguro a questo signore di avere la voglia, l’arguzia, di venire a vedere le mie aziende e dopo di che esprimere un giudizio” ha detto il numero uno di Tod’s con riferimento al “Procuratore della Repubblica” Storari (che in realtà è semplice sostituto procuratore). “Su cose così pesanti bisogna documentarsi veramente bene e se serve un contraddittorio farlo – ha aggiunto – non arrivare dietro l’angolo con cose accadute un anno fa”. Della Valle ha stigmatizzato comportamenti come lo sfruttamento lavorativo “che non appartengono alla nostra mentalità” perché abbiamo fatto “del welfare in maniera vera da sempre”.Questo articolo Tod’s, Della Valle a pm: “Non ci si alza al mattino e si accusa made in Italy” proviene da LaPresse