“[Il caso Phica] Mi ha sconvolta. Questa cosa mi fa stare male. Purtroppo siamo circondati da uno schifo generale, lo vediamo nelle immagini quotidiane, oggi ancora di più con i social media, sempre aggiornati”. Alexia commenta una questione di stretta attualità come il forum sessista Phica.net che raccoglieva foto senza il consenso delle persone interessate, soprattutto donne. “Ci sono cose tremende che non si dovrebbero più tollerare nel 2025, eppure vengono ancora discusse e concesse a persone senza un minimo di dignità. C’è un appiattimento assurdo, una desolazione personale: uomini e donne lavorano per portare a casa il minimo, e questo genera frustrazione e risposte animalesche” spiega la cantante intervistata da Fanpage. “Bisogna ripartire da zero, dalla casa, dalla famiglia. Se lo schifo continua ad essere intorno a te, è normale sentirsi così”.L’artista è tornata sulle scene musicali riabbracciando il suo primo amore, la musica dance. Lo ha fatto con un paio di singoli, “I Feel Feeling” e “Follow” che aprono la strada al concerto-evento del 26 marzo 2026 quando salirà sul palco del Fabrique di Milano: “Mi sono veramente resa conto che per le persone io rappresento un momento storico importante della musica dance in Italia. È stata una sfida importante per me” racconta, senza nascondere i propri timori iniziali: “Nel canto non sapevo se certe cose le avrei ancora affrontate. Mi riferisco anche alla natura fisica con cui si approccia a questo tipo di musica. Per anni avevo raccontato storie diverse della musica pop italiana e volevo ritornare col piglio di una ragazzina degli anni ’90”.In passato ammette di essersi sentita bloccata: “Quando sono diventata madre e mi sono sposata, la famiglia richiede un equilibrio che non è facile da gestire. È come se fossi stata risucchiata da un’altra situazione, e la difficoltà era mettere da parte ciò che ero prima. Poi sicuramente il vizio di voler sempre rispondere alle aspettative di tutti quelli che mi circondavano“.Nel corso dell’intervista spazio anche a un ricordo di Pippo Baudo, che ha condotto Sanremo nel 2003, quando Alexia ha vinto con “Per dire di no”. “Una figura paterna, anche perché mi ricordava una sorta di guida” dice di lui la cantante. “Ricordo l’imponenza e la capacità di gestire le situazioni. Era generoso e competente, capace di cogliere la minima difficoltà negli occhi di qualsiasi artista e di aiutarlo a risolverla, permettendogli di rimettersi in gioco subito. Era una persona che mi è stata vicina, che mi voleva bene e a cui io volevo bene”.L'articolo “Il caso Phica mi ha sconvolto, siamo circondati dallo schifo. Le persone lavorano per portare a casa il minimo e questo genera frustrazione e risposte animalesche”: così Alexia proviene da Il Fatto Quotidiano.