‘Partita per la pace’, celebrati 11 anni da prima edizione

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Si sono celebrati lunedì 1 settembre gli 11 anni dalla prima edizione della Partita per la Pace, l’evento interreligioso e internazionale, unico al mondo, promosso direttamente da Papa Francesco, con l’obiettivo di promuovere, attraverso il calcio, la pace, la fraternità e il dialogo tra culture e religioni.L’iniziativa, tenutasi per la prima volta, il 1° settembre 2014 allo Stadio Olimpico di Roma, ha coinvolto le più grandi leggende del calcio mondiale e rappresentanti istituzionali, invitati da Papa Francesco a unirsi a lui nel portare avanti questa importante missione.L’Aula Paolo VI è stata la sede vaticana scelta da Sua Santità per ricevere i giocatori che avrebbero partecipato alla partita di beneficenza, uniti alle loro famiglie.“Grandi giocatori di diverse religioni e credenze invieranno un messaggio di pace, rispetto e fratellanza dallo Stadio Olimpico. Il campo da gioco sarà il mezzo che permetterà a questo messaggio di raggiungere il mondo intero”, aveva commentato nel suo discorso di apertura Roberto Sarti, organizzatore della Partita per la Pace, incaricato da Papa Francesco.Poi è stato Papa Francesco ad avvicinarsi al palco, per pronunciare l´atteso messaggio. “Sono orgoglioso di essere qui per questa partita interreligiosa per la pace che si giocherà stasera allo Stadio Olimpico di Roma. Vi ringrazio per la vostra pronta adesione al mio desiderio di vedere campioni e allenatori di vari Paesi e religioni diverse affrontarsi in uno spettacolo sportivo, a testimonianza di fratellanza e amicizia. La partita sarà certamente un’occasione per raccogliere fondi a sostegno di progetti di beneficenza, ma soprattutto servirà a riflettere sui valori universali che il calcio e lo sport in generale possono promuovere: lealtà, cameratismo, dialogo, fiducia nel prossimo. Sono valori che spingono le persone a dimenticare razza, cultura e credo religioso”.La Partita della Pace e la propria identitàLa Partita per la Pace, secondo Papa Francesco, “è un gesto altamente simbolico per comprendere che è possibile costruire una cultura dell’incontro e un mondo di pace in cui i credenti di diverse religioni mantengano la propria identità distinta. Auspico che la partita possa ravvivare tra quanti vi parteciperanno l’urgente necessità di impegnarsi affinché lo sport offra un valido e fecondo contributo alla pacifica convivenza di tutti i popoli, escludendo ogni discriminazione basata su razza, lingua e religione. In questa occasione unica e significativa, desidero trasmettere a tutti voi questo messaggio: allargate i vostri cuori tra fratelli e sorelle. Questo è uno dei segreti della vita. È anche la dimensione più profonda e autentica dello sport. Grazie”.Il forte sostegno del Santo Padre all’evento è continuato durante tutto il suo pontificato, con tre edizioni tenutesi tutte a Roma, l’ultima delle quali il 14 novembre 2022, con il nome ‘We Play For Peace’ per ampliare la portata del suo messaggio universale.Negli anni We Play For Peace è diventato molto più di un evento sportivo. È una piattaforma globale che da oltre un decennio trasforma il calcio in un linguaggio comune per il dialogo, l’inclusione e la costruzione della pace. Promossa da Papa Francesco e sostenuta dalle piu importante giocatori e leggende del calcio mondiale, questa iniziativa ha dimostrato che il valore di un pallone può trascendere ben oltre l’aspetto sportivo: fungere da ponte tra culture e religioni. Calcio che unisce, voci che ispirano, pace che dura nel tempo.I principali risultati dell’iniziativaL’evento si è svolto in tre edizioni, raggiungendo una diffusione e un’importanza mondiali; sono stati sostenuti i progetti sociali di: Organizzazione Internazionale Senza Scopo di Lucro di Diritto Pontificio Scholas Occurrentes, Fondazione PUPI Onlus, AMLIB – Comunitß Amore e Libertß, CSI – Centro Sportivo Italiano, UNITALSI – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, Fondazione Giovani Paolo II.oltre 120 personaggi iconici del calcio hanno giocato o sostenuto l’iniziativa We Play For Peace nel corso degli anni e anche al Papa Francesco con messaggi di sostegno durante la sua convalescenza, tra cui Lionel Messi, Diego Maradona, Ronaldinho, Zidane, Gianluigi Buffon, Javier Zanetti, Neymar e tra gli altri.più di 50 Paesi hanno partecipato e avuto accesso alla trasmissione ufficiale della partita. le notizia sull’evento sono state pubblicate in tutto il mondo e in più di 27 lingue.si è trattato del primo evento sportivo a riunire leader e giocatori di diverse religioni e credenze (cattolici, ebrei, musulmani e buddisti, tra gli altri) per trasmettere un chiaro messaggio di pace e fratellanza. l’evento ha ricevuto numerosi riconoscimenti da istituzioni quali CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio, Lega Nazionale Profesionisti Serie A, Lega Nazionale Professionisti Serie B, Sport e Salute, FIFA – Fédération Internationale de Football Association, Roma Capitale, Regione Lazio, Comune di Napoli.In occasione del 12esimo anniversario del suo Pontificato, il 13 marzo 2025, tutti i campioni hanno inviato dei video messaggi di sostegno e affetto al Santo Padre, unendosi anche all'”abbraccio fraterno” promosso da Alejandro Roemmers, poeta e filantropo molto vicino al Papa, all’epoca ricoverato in ospedale a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.We Play for Peace vuole ricordare Papa Francesco con profondo affetto, ringraziandolo per la sua guida e per la fiducia che ha riposto nella nostra organizzazione per realizzare un progetto del genere sotto la sua direzione.Oggi più che mai, in un mondo sempre più attraverso da guerre e conflitti, continueremo a portare avanti il nostro mandato e a sognare che il calcio e i suoi personaggi possano contribuire a raggiungere una pace duratura. We Play for Peace sta inoltre lavorando all’organizzazione della 4a edizione della Partita per la Pace. La malattia che ha poi colpito il nostro amato Papa gli ha impedito di lanciare l’evento come aveva fatto con i precedenti nei tempi previsti. Ma in sua memoria, continueremo ad andare avanti, lavorando instancabilmente per garantire che questo nuovo appello alla pace, che renderà omaggio al Santo Padre, trascenda confini e culture.Questo articolo ‘Partita per la pace’, celebrati 11 anni da prima edizione proviene da LaPresse