Come un principe azzurro qualsiasi, Andrea Mountbatten-Windsor è stato avvistato a cavallo sotto il sole autunnale del parco di Windsor in compagnia di una donna dai lunghi capelli biondi. Era il 6 di novembre quando re Carlo III, ormai sotto pressioni non più tollerabili, si è visto costretto a togliere al fratello più giovane tutti i titoli reali ottenuti per nascita, a partire da quello di principe, trasformandolo in un “commoner”, un uomo qualunque, senza sangue blu. La decisione era arrivata dopo che lo scandalo legato alla sua amicizia con il faccendiere americano Jeffrey Epstein e la pubblicazione dell’ultimo libro postumo di Virginia Giuffrè avevano inguaiato Andrea oltremisura. A tutto questo si era sommato lo scandalo esploso dopo che i giornali avevano avuto accesso alle carte che dimostravano come avesse vissuto per oltre vent’anni nel Royal Lodge senza pagare alcun affitto, neanche le bollette dell’acqua e senza aver provveduto ai lavori di ristrutturazione inclusi nell’accordo. Una situazione non più sostenibile per la casa reale che rischiava di finire nel tunnel di vergogna e indignazione generato dagli atteggiamenti di un uomo, oggi 65enne, che ha sempre negato ogni addebito.Il sovrano ha preso carta e penna e lo ha demansionato e sfrattato, ma a quanto pare lo sfratto non è ancora diventato esecutivo perché nella giornata di lunedì 17 novembre, Andrea è stato avvisato per la prima volta dopo l’onta della cancellazione dei suoi titoli, e l’immagine non è stata certo quella di un uomo affranto.La sua passione per l’equitazione e per i cavalli, ereditata da mamma Elisabetta II, lo ha portato a fare una passeggiata nel grande parco di Windsor dove continua a vivere e dove, non più tardi di qualche giorno prima, era stata avvistata anche la consegna di diverse casse di champagne. Non è certo questo ciò che i sudditi ed il mondo, in generale, si aspettavano da una persona così drasticamente invischiata in uno scandalo che sta incendiando anche il dibattito alla Casa Bianca, con il presidente americano costretto ad accettare le richieste di desecretare tutti i file legati a Epstein. “Noi non abbiamo niente da nascondere ed è ora di voltare pagina dopo questa bufala democratica perpetrata dai pazzi della sinistra radicale per sviare l’attenzione dal grande successo del Partito Repubblicano” ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth invitando i repubblicani a votare a favore. Qualche settimana fa, una lettera formale inviata dagli Stati Uniti aveva fatto espressa richiesta ad Andrea di testimoniare e raccontare tutto ciò che sa rispetto agli affari e alle frequentazioni dell’ex amico che gli è costato la corona.La Oversight Commette della House of Representatives, che sta indagando sulla vicenda con il pieno sostegno di 16 democratici, ha chiesto una deposizione e non ha ancora avuto risposta. “Si sta nascondendo da noi – ha dichiarato una dei membri del comitato al quotidiano The Guardian – e credo che continuerà a provare a nascondersi dalle persone che proveranno ad investigare sulla faccenda”, ma ciò che rende la sua posizione compressa oltre misura, ha aggiunto, è il fatto che “ogni volta che troviamo nuove evidenze, il nome di Andrea sembra essere sempre presente nei documenti”. La conclusione è che se il fratello del sovrano pensa e spera che “la storia andrà via solo ignorandola e stando zitto, resterà deluso perchè noi continueremo a perseverare anche l’anno prossimo e oltre”. Ma Andrea va a cavallo, si gode il sole autunnale e, chissà, forse un giorno si vedrà recapitare il biglietto per il suo esilio dorato, probabilmente ad Abu Dhabi. Forse.A big 2-fingers to everyone. Out riding again in public view in Windsor Great Park. He’s just taking the piss & needs putting back in his box. Unfortunately our dithery monarch doesn’t seem to be the one to do it.#Andrew #KingCharles pic.twitter.com/LuP0TOdHj2— John Cornelius (@johncornelius01) November 18, 2025L'articolo L’ex principe Andrea a cavallo nel parco di Windsor con una donna bionda: la prima foto dopo la “stangata” di Re Carlo per lo scandalo Epstein proviene da Il Fatto Quotidiano.