Mar, 18 Nov 2025Il club alza la pressione per cercare di ottenere condizioni più favorevoli in un eventuale project financing, sul fronte del contributo economico e della concessione dell’impianto.DiRedazioneCondividi l'articoloRocco Commisso (Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)Prosegue il braccio di ferro sulle condizioni per un eventuale coinvolgimento della Fiorentina nella struttura finanziaria e gestionale del nuovo stadio Artemio Franchi. Alla vigilia del viaggio del Comune a Nyon, dove sarà presentato alla UEFA il dossier sul progetto aggiornato per garantire che il futuro Franchi resti tra gli impianti scelti per EURO 2032, negli ambienti politici e sportivi circola la voce di una trattativa molto dura tra Palazzo Vecchio e il club viola. Il direttore generale gigliato, Ferrari, ha lanciato due giorni fa un ultimatum: senza un accordo entro dicembre, la Fiorentina si sfilerà dal progetto. Una mossa – secondo quanto riportato da La Repubblica – per alzare la pressione e ottenere condizioni più favorevoli in un eventuale project financing, sia sul fronte del contributo economico sia sui tempi della concessione dell’impianto. Il Comune, però, non intende cedere facilmente: «Dobbiamo tutelare l’interesse pubblico», è la linea della giunta Funaro, pur essendo interessata a coinvolgere Commisso. Il proprietario viola, però, resta inflessibile: pretende «pieno controllo» sul secondo lotto dei lavori e scadenze certe. In assenza di queste garanzie, non è disposto a investire né a firmare accordi. Anche perché il cronoprogramma del cantiere è ancora incerto. Giovedì, a Nyon, Palazzo Vecchio chiarirà alla UEFA che la fine dei lavori è fissata per il 2029, «una data su cui il Comune garantisce». Ma per la Fiorentina questo non basta. La questione più delicata resta quella economica. E qui entrano in scena gli Europei 2032. Palazzo Vecchio punta sui fondi che dovrebbero arrivare per l’organizzazione del torneo, una volta che Firenze sarà ufficialmente inserita tra le cinque città italiane ospitanti. Tuttavia, non è certo che si tratterà di contributi a fondo perduto. Da parte sua, il Comune ritiene che oltre a prestiti agevolati il governo possa prevedere anche contributi diretti per gli stadi coinvolti in EURO 2032. E sospetta che le pressioni di Ferrari e l’allarme sui prestiti siano usati strategicamente da chi sostiene le richieste della Fiorentina per spingere Palazzo Vecchio a rivedere al ribasso le proprie condizioni economiche. Insomma, tattica contro tattica. Giovedì arriverà il primo responso UEFA. Nel frattempo, la trattativa sul secondo lotto prosegue, ma Comune e Fiorentina restano ancora lontani sull’investimento che il club sarebbe chiamato a sostenere. Developed by 3x1010